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DEBORAH MALATESTA, UN'ATTRICE D'AZZARDO

 

di Ludovico Raimondi

Deborah Malatesta, 33 anni, attrice: Nata in Germania, è cresciuta a Giulianova ed ora è residente a RomaMercoledì 2 Dicembre 2009 - Entrare nel mondo di Deborah Malatesta, attrice di origine giuliese, nata in Germania e da un anno residente a Roma, non è soltanto rimanere affascinato dalla sua bellezza selvaggiamente dolce, ma è anche immergersi in un caleidoscopio di intelligenza, di rigore intellettuale (a volte enigmatico per il vulgo), di consapevolezza della propria vocazione artistica e di determinazione nel perseguirle. Deborah è un intreccio di idealità, anche estetica, mediata con la realtà. Il tema della vita, in fondo. Il motivo conduttore rimane sempre e comunque la sua grande voglia di essere attrice senza rinunciare a rimanere se stessa.

- Ti senti una predestinata come attrice? E comunque, come ti definiresti?

Mi sento destintamente traviata e azzardatamente premiata. Dalla Matematica alla Recitazione. Mi sento un’eletta all’ennesima potenza. Recitare come tu ben sai viene tradotto in francese in “jouer” e in inglese “to play”. Ed io gioco, gioco seriamente! Ed è per questo che mi definisco una giocatrice accanita.

- Per diventare attrice basta solo studiare da attrice?

No, assolutamente. Diciamo che lo studio può raffinare una pietra grezza. Ritengo però che sia una tappa–itinerante- necessaria.

- C'è stata una mattina in cui ti sei svegliata pensando di poter fare una professione diversa?

Si, in un certo momento della mia vita ho pensato e creduto di “dover” fare dell’altro. E’ stato forse l’unico attimo della mia esistenza in cui stavo per non fare di testa mia. Il mondo è pieno di “consiglieri fraudolenti”!

- Insegui la popolarità senza riconoscimenti o riconoscimenti anche senza la popolarità?

Inseguivo i riconoscimenti senza popolarità, ora machiavellicamente inseguo la popolarità per avere riconoscimenti.

- L'attrice è una professione o l'espressione di una vocazione artistica?

E’ l’espressione di una vocazione artistica che necessita di una professionalità.

- Ti senti più "animale da palcoscenico" o "animale da cinepresa"?

Mi sento un animale in cerca di un buon domatore!!!

- Tu sei di quelle che pensano che un'attrice debba essere versatile e passare indifferentemente dal comico al drammatico oppure debba avere una propria identità specifica?

La monotematicità è sinonimo di inedia. La specificità è consapevolezza di mancanza di delirio di onnipotenza.

- Quanta dose di cinismo occorre per "arrivare"?

Cinismo? Così si chiama?!? Sai lo frequento da poco, non lo conosco abbastanza.

- Il carisma è bellezza estetica o capacità di trasmettere una ricchezza interiore? O cosa?

Il carisma appartiene ai Leader, non certo ai Capi. Il carisma è il Duende. Il carisma è la Preespressività. Il carisma è il dono dell’ “ESSERE” sempre e comunque!

 - Chi è l'attrice che ti ispira di più?

Elisabetta Pozzi.

- Con quale attore vorresti recitare?

Al Pacino!

- E con quale regista?

Almodovar, Ozpetek.

- Tra gli italiani?

Non te lo dico, prova a indovinare!

- Mi viene da pensare a Tornatore, ma dammi un altro aiutino...

Ti rispondo: mai tanta censura produsse tale capolavoro...

( Forse la scena del bacio in Nuovo Cinema Paradiso?; ndr)

- In che modo e in che cosa la propria piccola realtà, come per esempio Giulianova, può rivelarsi una palestra per diventare una grande attrice?

Nella formazione del carattere. La provincia in un certo senso ti vaccina… i piccoli devono sviluppare altre capacità per distinguersi…in un mondo così grande e spietato. Ho sempre dinanzi agli occhi l’immagine e l’esempio di Madre Teresa di Calcutta… così minuta e … così forte!

- Dentro, ti senti tedesca, giuliese, romana?...E in che cosa e in che maniera ti senti eventualmente un po' di tutte queste componenti della tua vita?

Nella versatilita' dell'essenza.

- Il tuo sogno nel cassetto?

Liberarmi di un debito morale.

- I tuoi prossimi programmi?

Tanti… tra cui un piccolo dono di Natale

 
UN CARRIERA DI SCELTE CORAGGIOSE

Deborah Malatesta nasce a Kehl (Germania) il 17 luglio 1976 da padre italiano e  madre brasiliana. All'eta' di 5 anni si trasferisce in Italia, in un piccolo paese dell' Abruzzo. A 16 anni debutta a teatro nel musical "Noi e l'Amore" scritto e diretto dalla scrittrice  Marcella Vanni Cibej. L'anno seguente sara' la professoressa Baccalauro nello spettacolo "Sottobanco" di Domenico Starnone per la regia di Vittorio Ciorcalo. Conseguita la maturità scientifica, nel 1995 si trasferisce a Roma per frequentare l'Accademia d'Arte Drammatica Pietro Sharoff. Contemporaneamente si iscrive alla Facolta' di Lettere e Filosofia dell'Universita' "La Sapienza". E' vincitrice della Borsa di Studio Adisu dal 1997 al 2000.

L'anno successivo al suo ingresso in Accademia decide di abbandonarla per continuare  il suo percorso formativo allo Studio Teatrale Antonio Ferrante.

Prende parte allo Stage "Improvvisazione e Struttura dal Theatre Workshop al Theatre Games" con il Prof. Clive Barker (Universita' di Warwick-U.K.).

Partecipa allo Stage "La commedia dell'arte" di Natale Russo.

Nel 1998 consegue il diploma di attore. Poco più tardi si laurea in Metodologia e Critica dello Spettacolo con una  tesi sperimentale sul "Teatro negli spazi di reclusione: analisi di esperienze teatrali  nelle carceri italiane" (ottiene l'autorizzazione del Ministero della Giustizia per l'accesso nell'Istituto Penitenziario di Rebibbia di Roma  per assistere alle attività' teatrali ed intervistare i protagonisti).

E' Cassandra nell'Agamennone di Eschilo per la regia di Antonio Ferrante.

E' diretta sempre da Antonio Ferrante nel ruolo della seconda vegliatrice per il dramma statico "Il Marinaio" di Fernando Pessoa.

E' Estella nel "A porte chiuse” di J .P. Sartre per la regia di Francesco Romeo.

E' Lisa nel "Cyrano di Bergerac" di E.  Ronstand per la Regia di Federica Tatulli.

Declama versi di Charles Peguy, di  J. Folliet e di O. V. Milosz  per il soprano Manuela Formichella.

Nella Rassegna “Versi verso il mare” recita, su partitura musicale, le poesie di Marco Conte.

Presta la sua voce in "La deposizione" di Emilio Tadini per la composizione di un brano di musica elettronica per il musicista  Piergiorgio Del Nunzio.

E' su Rai Tre nel programma "La principessa sul pisello" di Oreste De Fornari.

Lavora con Roberto Bisacco, Anna Orso e il grande Direttore di Fotografia Pino Pinori nel cortometraggio "Figli delle tenebre" diretta da Antonio Nola.

Sempre per Antonio Nola, e' la presentatrice del programma televisivo www.giovani.it.

E’ la presentatrice della serata evento “La Turchia suona” in occasione del Protocollo d’intesa tra la Città di Marino e la Città Tavsanli.

Partecipa alla pubblicita' progresso contro l'Ecstasy diretta da Federica Rossi.

E' protagonista con Cristina Moglia del cortometraggio "Le bilie", nel quale lavora anche Beatrice Palme, sotto la direzione di Massimo Fersini.

E' tenuta a battesimo dal doppiatore e Direttore di doppiaggio della Fonoroma Claudio Sorrentino nel film "Die Hard-Vivere o morire” con Bruce Willis. Doppia nel film "Hitman".

Debutta, come protagonista, per il grande schermo nei panni di un uomo, del Boss, nel  film "TOTEM BLUE" per la regia di Massimo Ferini, presentato di recente presso il Fortino di Sant’Antonio di Bari per il Levante International Film Festival.

E' stata rappresentata dalla rinomata Agenzia cinematografica del conte Giuseppe Perrone (agente di G. Albertazzi, C. Giuffre', A. Proclemer ecc.)

Ha una buona conoscenza del francese.
Parla il dialetto abruzzese, romanesco e napoletano.

 
(Foto di apertura di Massimo Ferrari)

Deborah Malatesta è su Facebook

CHI E' DEBORAH

Deborah Malatesta, 33 anni, attrice di Giulianova: Un'altra foto di Maurizio Ferrari che ne rivela la bellezza

Deborah Malatesta nasce a Kehl (Germania)il 17 luglio del 1976 da madre brasiliana e padre italiano.

All’età di cinque anni e mezzo si trasferisce a Giulianova.

Debutta a sedici anni al Teatro Ariston nel Musical “Noi e l’Amore” scritto e diretto da Marcella Vanni Cibej.

Dopo la maturità scientifica si trasferisce a Roma per frequentare l’Accademia D’Arte Drammatica Pietro Sharoff.

Contemporaneamente si iscrive alla Facoltà di Lettere e Filosofia “La Sapienza”.

Dopo un anno abbandona la “Sharoff” per proseguire la sua formazione artistica presso lo “Studio Teatrale Antonio Ferrante”.

Dal diploma di attore alla Laurea in Metologia e Critica dello Spettacolo [Tesi Sperimentale:Teatro negli spazi di reclusione: analisi di esperienze teatrali  nelle carceri italiane" (ottiene l'autorizzazione del Ministero della Giustizia per l'accesso nell'Istituto Penitenziario di Rebibbia di Roma  per assistere alle attività teatrali ed intervistare i protagonisti)],

al mondo del lavoro tra teatro, televisione, cinema e molto altro.

Oggi, protagonista del film “Totem Blue” negli insoliti panni

di un uomo, il “BOSS”.

(foto sopra di Massimo Ferrari)
 
 
 
 

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