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apre una finestra agli States attraverso
articoli e pensieri ad alta voce del
giornalista giuliese-americano, Lino Manocchia.
Intervista a
Maria Rita D'Orsogna
L´ABRUZZODIVERRA' SORELLA DEL TEXAS?
E' l'angosciosa domanda dei cittadini della
Regione ai quali si vogliono imporre pareri e
desideri degli "altolocati" dell'olio ed
industrie connesse.
Maria Rita
D'Orsogna, Docente di matematica
all'Università della California, la
"Giovanna d'Arco" abruzzese-americana
impegnata nella battaglia contro la
petrolizzazione dell'Abruzzo.
di LINO
MANOCCHIA
Los
Angeles (California, Usa), 31 Ottobre 2009.
Quasi non bastasse la "petrolizzazione" della
Basilicata, che ha provocato innumerevoli danni
ecologici, come un treno senza controllo questo
sconcio politico-economico si sposta in Abruzzo
dove l’Eni, caposquadra, ha in programma la
trivellazione e costruzione di pozzi e
raffinerie, che cozzano con il turismo agricolo
e vinicolo tradizionale della regione. Tra le
condannate al "capestro dell'olio" figurano
Ortona, Pineto, Vasto, San Vito Marina, Silvi e
Alba, mentre per l'interno appaiono anche il
Parco Nazionale d'Abruzzo e la Majella.
In una parola avremo una sorella del Texas
Abruzzese". La moderna Giovanna d'Arco di nome
Maria Rita D'Orsogna, professoressa di
matematica all'Università della California, nata
e cresciuta nel Bronx, il sobborgo italiano
della Grande Mela, ha impugnato la simbolica
spada ed ha lanciato l'attacco. E dopo aver
enunciato il pro e contro della situazione,
ammette che il nuovo consiglio regionale,guidato
da Gianni Chiodi, purtroppo, non ha ancora
capito la gravità del problema. Alla precisa
dimostrazione del fallimentare proposito si sono
associati con accorati appelli centinaia di
abruzzesi benpensanti e desiderosi di risolvere
questa incresciosa manovra.Patetica,
esplicita la lettera della intelligente,
combattiva ventisettenne giuliese Ludovica
Raimondi la quale,nella sua
sgomenta e precisa missiva, tra l'altro, chiede
a Chiodi: "...Perchè ha scelto la strada del
silenzio? Sa bene che abbiamo l'enorme fortuna
di vivere dei prodotti che la terra ci regala in
ogni stagione. Sa bene che anche quando si vive
altrove il cuore e' rivolto a questa terra che
regala sempre amore e rigenera gli animi al solo
sorgere e tramontar del sole"...Ma Chiodi, ci
chiediamo, avrà tempo di leggere le migliaia di
missive o finiranno
anch'esse nel più profondo, silenzioso pozzo? Va
ricordato che nel 2008 venne presentata una
protesta all'allora Presidente Ottaviano Del
Turco ( occupato dall’affaire dei sei milioni di
euro in tangenti). Una moratoria venne approvata
sempre contro il volere di Del Turco, la quale
restò, tuttavia, valida sino al 2010. Che ne
direbbe Chiodi di una estensione della moratoria
oltre il 2010, per la quale sono state raccolte
50.000 firme? Oppure il
rappresentante della Regione, insieme
all’assessore all’ambiente Daniela
Stati, è in tutt’altre faccende
affaccendato? Intanto la D’Orsogna
prosegue nella sua "crociata" per
salvare il salvabile dalle tonnellate
di sostanze tossiche micidiali.
Maria Rita, la Sua
protesta nasce come fisico che manifesta il
dissenso verso scelte politico-economico,
ocome donna ecittadina
abruzzese, che non ha dimenticato le sue radici
pur vivendo negli Stati Uniti? Tutto nasce
dal mio volere bene all'Abruzzo, all'Italia. Ho
unito la razionalità di un fisico, l'amore per
l'ambiente californiano, la praticità americana,
le mie origini contadine. Cosa rappresenta e porta con sè
dell'Abruzzo? E cosa dovrebbe e potrebbe fare
questa regione per camminare autonomamente con
le proprie gambe, dopo l'effetto terremoto del 6
aprile scorso? L'Abruzzo sono le mie radici. Porto con
me un senso antico del dovere. Abbiamo bisogno
di una classe politica intelligente e
coraggiosa, che sappia dialogare con i cittadini
e programmare razionalmente per il futuro. Su cosa dovrebbe puntare per rimanere la
Regione Verde d'Europa? Eccellere per protezione dell'ambiente.
Diventare la regione più "solare" d'Europa, con
più territori protetti, con più agricoltura
organica. Un territorio sano ha ritorni in
turismo ed economia. Purtroppo l'attuale classe
dirigente ha poca creatività e lungimiranza. Quanto grande e' il desiderio di
vincere? Molto. Specie per i giovani, per un po'
idealismo, per testimoniare che anche in Italia
il buonsenso può vincere sui prepotenti. Cosa ha trasferito Lei dell'Abruzzo in
America? La semplicità dei miei rapporti personali. Il
gusto per la vita di campagna. Mi piace regalare
Montepulciano, artigianato, olio e libri
illustrati sull'Abruzzo. Pensa che il Suo futuro sia in America? Sì.
Il Suo è l'ennesimo caso di fuga dei cervelli
dall'Italia? In che misura particolare questo
fenomeno si rivela in Abruzzo? La mia storia personale è più complicata del
"cervello in fuga". Ma e' innegabile che qui ci
siano più opportunità. Molti emigrano perchè in
Abruzzo le possibilità di ricerca sono poche... Si è mai sentita sconfitta? Tante volte. Ma mai definitivamente, mai
arresa. Mi sono sempre inventata qualcos'altro
per andare avanti. Ha sempre detto ciò che pensa? Sì, sempre. Ai politici in particolare. C'e' talento senza entusiasmo? Sì, ma non porta lontano. Cos'è per lei la vita? Un viaggio pieno di possibilità. Se uno
fa le scelte giuste, dosando coraggio, rischi,
pause e testardaggine può essere
indimenticabile Il femminismo è un movimento più
etico o politico? Etico. Tutti dovrebbero avere uguali
opportunità e dignità, non solo le donne in
quanto tali. Penso a disabili, minoranze
etniche, omosessuali, anziani. Oltre l'amore, cosa La ispira? Un senso forte di giustizia sociale. Che aspettano a darle il Nobel? Per ora sarei contenta di una moratoria a
lungo termine contro le trivelle in Abruzzo. Chi è Maria Rita D'Orsogna? Una persona libera, curiosa, che non ha
paura, con poca malizia.
Lino
Manocchiaè nato a Giulianova il 20
febbraio del 1921, primogenito del
giornalista e scrittore, il Cav.
Francesco Manocchia, e di Filomena
Spadacci.
Ha
incontrato ed intervistato personaggi
come: Frank Sinatra, Dean Martin, Perry
Como, Rocky
Marciano, Juan Manuel Fangio, Mario
Andretti
e tanti altri illustri personaggi.
Durante il
lavoro con Voice of America, Manocchia
ha avuto modo di intervistare cinque
Presidenti americani: Eisenhower,
Kennedy, Johnson, Carter e Clinton.
Testata
giornalistica iscritta al n° 519 del 22/09/2004 del Registro della
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