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								GIULIANOVA, 
								15.7.2015 - 
								Il sindaco Francesco Mastromauro replica 
								al presidente della Provincia Renzo Di 
								Sabatino sull'uscita dal Progetto “Paride” 
								del Comune di Giulianova. 
								
								«Il 
								presidente Di Sabatino è furioso? Beh, io lo 
								sono molto di più. Abbiamo aderito al Progetto 
								“Paride”, riguardante l'efficientamento 
								energetico dei sistemi pubblici di 
								illuminazione, perché lo abbiamo ritenuto 
								valido. E sino ad ora abbiamo atteso 
								pazientemente che tutte le tessere andassero al 
								loro posto. Ma la dilatazione dei tempi ha eroso 
								la nostra pazienza e, soprattutto, quella dei 
								miei concittadini. Che ormai sono stanchi di 
								attendere la sostituzione dei pali della luce 
								con impianti più moderni, sicuri e a risparmio 
								energetico. E nemmeno possiamo più attendere per 
								l'introduzione di servizi urgenti e 
								imprescindibili come la videosorveglianza e il 
								wi-fi. Insomma, questo progetto, e lo dimostra 
								l'uscita di altri Comuni, da Alba Adriatica a 
								Campli, da da Atri a Roseto degli Abruzzi, ha 
								registrato sinora tempi troppo lunghi rispetto 
								ad esigenze che imponevano realizzazioni non 
								dico immediate ma almeno da circoscrivere a 
								tempi ragionevoli. E certamente senza l'alone di 
								indeterminatezza con cui è stato avvolto. Il 
								presidente della provincia prospetta conseguenze 
								legali a nostro carico? Io allora posso dire che 
								il Comune di Giulianova si riserva ogni azione a 
								tutela dei propri diritti per tutti i danni 
								patiti e per quelli che si verificheranno in 
								relazione ai gravi e per noi inaccettabili 
								ritardi del progetto “Paride”. 
								In ogni caso procederemo in 
								maniera autonoma per recuperare il tempo perduto». |