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PolIticA 2017

Cittadino Governante: «La verità  sulle sette palazzine Marozzi»

 

GIULIANOVA, 3.4.2017 - Nella conferenza stampa tenuta dal Sig. Giuseppe Marozzi per annunciare la costruzione di due palazzine ad ovest di piazza Dalla Chiesa sono state dette molte falsità, anche con passaggi diffamatori verso il consigliere comunale Franco Arboretti. Occorre quindi per amor di verità precisare (carte alla mano) e chiedere quanto segue:

 

-   La Giunta Arboretti nel ’94 diede parere negativo all’edificazione ai piedi della collina ad ovest di piazza Dalla Chiesa.

 

-   L’edificabilità fu voluta dal Consiglio Comunale trasversalmente (maggioranza e opposizione).

 

-    La proprietà all’epoca era della famiglia Ferrajoli-Costantini e non di Marozzi che l’ha acquistata molti anni dopo.

 

-  L’amministrazione del ‘94  limitò i danni al paesaggio: fu concessa, infatti, l’edificabilità solo su una  piccolissima porzione (1680 mq.) dei 12.340 mq. dell’area.

 

-    Furono previsti due edifici di 10,50 m. di altezza (e non 14 come è possibile ora grazie alla variante specifica al PRG fatta nel 2006)  da collocare dietro alle case ed agli alberi esistenti e solo a condizione che si cedesse gratuitamente alla collettività l’85% (10.620 mq.) dei 12.340 mq dell’area per destinarlo a verde pubblico.

 

-    Ci devono poi spiegare Marozzi e tutti coloro che lo sostengono come è possibile affermare che la proposta attuale di sette palazzine (cinque con altezza di m. 8,50 più 3 m. per il sottotetto e due con altezza di m. 6,50 più 3 m. per il sottotetto) su un’area edificabile raddoppiata sia meno impattante di due palazzine alte m. 10,50 (questo è quello che fu autorizzato dal consiglio comunale nel 1994). Non a caso l’attuale proposta di Marozzi va in variante non solo al PRG, ma anche al Piano Regionale Paesistico ed al Piano Territoriale Provinciale che non consentono ciò che lui vorrebbe realizzare.

 

-  Marozzi sapeva perfettamente cosa acquistava nel 2001, cosa era consentito realizzare su quella delicata area e quali erano gli obblighi di cessione al pubblico: per quale motivo poi ha sempre chiesto alle amministrazioni di aumentare l’entità degli interventi edificatori? E perché, se tiene tanto al rispetto del paesaggio, non accetta le proposte di permuta da noi avanzate nel 2015 per spostare in un’altra area di proprietà pubblica i volumi realizzabili?

 

-  Come fa a dire che può costruire, addirittura, a metà collina (tra Salita Montegrappa e Strada delle Fontanelle), quando un simile progetto non può essere nemmeno preso in considerazione da qualsiasi amministrazione pubblica dotata di buon senso e rispettosa delle leggi che regolano l’uso e la sicurezza idrogeologica del territorio?

 

-   Sappiano, infine, Marozzi, l’amministrazione comunale e il dirigente dell’Ufficio Urbanistico che, in ogni caso, il progetto annunciato per ottenere il permesso di costruire dovrà prima osservare le norme relative alle distanze tra gli edifici che sono di 10 metri e non di 6, e rispettare l’entità e i tempi dell’area da cedere al Comune previsti nel 1994. Per il momento le carte dicono che non è così!

 

Il consigliere Arboretti ed Il Cittadino Governante hanno sempre difeso, in quell’area come altrove, il paesaggio, il verde urbano e l’ambiente ed hanno avanzato per quel sito varie proposte nel corso degli anni per trovare una soluzione alternativa a ciò che altri hanno voluto e altri ancora hanno addirittura peggiorato nel tempo elevando le altezze previste (si veda l’allegato ordine del giorno presentato in consiglio comunale nel 2015). D’altronde se si hanno a cuore gli interessi generali e la vivibilità, e non quelli della speculazione edilizia, e se si vuole prestare attenzione all’accresciuta sensibilità dei cittadini per i temi del paesaggio e dell’ambiente questa è l’unica urbanistica possibile, specialmente in una località che vive di turismo.

 

Auspichiamo per il bene della città che, seppur in extremis, lo capiscano tutti: il sig. Marozzi, l’Amministrazione Comunale e tutti i gruppi consiliari di maggioranza e di opposizione.

   
 

Il Cittadino Governante

Associazione di cultura politica

 

 

 

 

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