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								GIULIANOVA, 
								30.1.2017 -  
								
								Grande 
								partecipazione sabato 
								scorso, 28 Gennaio, al Kursaal per ragionare 
								intorno al tema lanciato dal Cittadino 
								governante “Giulianova, sede ideale di un 
								ospedale di 1° livello”. Erano 
								presenti tantissimi cittadini, esponenti dei 
								comitati di quartiere, il sindaco Francesco 
								Mastromauro, l’on. Tommaso Ginoble, numerosi 
								consiglieri ed amministratori comunali, il 
								segretario del PD Filipponi,  molti medici e 
								paramedici. 
								
								Molti e 
								qualificati sono stati gli interventi che hanno 
								animato il dibattito. Tutti, cittadini, 
								operatori sanitari e politici presenti hanno 
								concordato con l’innovativa proposta della 
								nostra associazione. Sono state illustrate anche 
								le motivazioni  a sostegno della proposta: 
								
								1)   Un ospedale 
								unico per acuti è insufficiente a fronteggiare 
								la domanda di cura della popolazione 
								provinciale. Quattro in effetti non sono più 
								sostenibili ma ne occorrono due di primo livello 
								di cui uno, quello teramano, con caratteristiche 
								 di 2° livello in connessione funzionale con 
								quello dell’Aquila. 
								
								2)     Smettere 
								di difendere genericamente l’ospedale giuliese 
								senza occuparsi della rete ospedaliera teramana, 
								e finalmente parlare di quale deve essere il 
								ruolo dell’ospedale di Giulianova nel contesto 
								provinciale. 
								
								3)     
								Rivendicare, sulla base dei parametri nazionali 
								che lo consentono e dei fattori locali 
								favorevoli, oggettivamente presenti, un ospedale 
								di 1° livello ubicato a Giulianova. 
								
								4)     Far notare 
								che tenere aperto il nosocomio di Sant’Omero non 
								sta affatto riducendo la spesa per la mobilità 
								passiva della ASL di Teramo, risultato che 
								potrebbe invece senz’altro conseguire con un ben 
								organizzato ospedale di 1° livello ubicato in 
								una sede così baricentrica e ottimamente 
								collegata come Giulianova. 
								
								Esse sono state 
								ritenute incisive e valide per convincere la 
								Regione  e la ASL a modificare il piano per la 
								rete ospedaliera provinciale. 
								
								Attualmente la 
								linea suddetta è condivisa dal Cittadino 
								Governante, dal PD, dalla Lista Mastromauro e da 
								Giulianova Rinasce di Antelli. Dal confronto, 
								però,  è emersa la necessità urgente di mettere 
								assieme la massima unità di intenti nel 
								consiglio comunale al servizio della forte 
								pressione democratica che viene dalla 
								popolazione per scongiurare il rischio di 
								perdita dell’ospedale (insito nell’idea che sta 
								avanzando di ospedale unico nella provincia di 
								Teramo) e di arrestare il progressivo declino 
								dei reparti ospedalieri ancora presenti. 
								
								Sebbene invitati 
								erano assenti i consiglieri di FI-NCD, Linea 
								Retta, M5S e Civicamente che nei giorni scorsi 
								avevano deciso di non sottoscrivere il 
								documento-piattaforma elaborato dai consiglieri 
								comunali che hanno partecipato alle riunioni di 
								preparazione del consiglio comunale 
								sull’ospedale che si terrà nei prossimi giorni. 
								
								Si è da più parti 
								rinnovato loro l’invito a riflettere al fine di 
								creare una forte unità politico-istituzionale in 
								occasione dell’imminente consiglio comunale. Ed 
								è quello che ci auguriamo. 
								
								Se così non 
								dovesse essere, sarà inevitabile chiedere:I gruppi consiliari che non voglio sottoscrivere 
								il documento-piattaforma da presentare alla 
								Regione e alla ASL sono, quindi, contrari alla 
								proposta di indicare Giulianova come sede ideale 
								di un ospedale di 1° livello? Già perché questo 
								è quello che si chiede, per la prima volta, ai 
								governanti regionali che stanno cancellando 
								Giulianova dalla nuova  rete ospedaliera 
								provinciale e regionale, e che hanno, 
								evidentemente, cestinato il documento elaborato 
								dalla commissione sanità comunale (da noi non 
								sottoscritto perché ritenuto mal impostato e 
								quindi inefficace) e consegnato lo scorso anno 
								al governatore D’Alfonso   
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