| 
								GIULIANOVA, 
								26.4.2017 -  
								
								
								Si sta per decidere l’assetto ospedaliero della 
								provincia di Teramo per i prossimi 40-50 anni 
								senza coinvolgere minimamente le istituzioni che 
								rappresentano nei comuni i 310.000 abitanti 
								della nostra provincia. Lo si sta facendo nel 
								chiuso delle stanze dell’assessorato alla sanità 
								regionale e della ASL di Teramo. Le notizie che 
								trapelano non ci sembrano rassicuranti per i 
								bisogni sanitari dell’intera popolazione e 
								dicono che nel giro di pochi anni è prevista 
								anche la chiusura dell’ospedale per acuti di 
								Giulianova, da sempre il secondo ospedale del 
								teramano dopo quello del capoluogo. Il Consiglio 
								Comunale di Giulianova recentemente ha approvato 
								una proposta di assetto della rete ospedaliera 
								provinciale scevra da campanilismi e fondata su 
								argomentazioni che il vicepresidente della 
								Regione Abruzzo Giovanni Lolli, presente nella 
								seduta, ha giudicato di indubbio valore. Sono 
								passati due mesi e quella proposta sembra essere 
								stata cestinata dalla Regione. Ora è annunciata 
								la venuta del governatore D’Alfonso nella sede 
								del PD e non sappiamo se poi incontrerà anche i 
								consiglieri comunali come sarebbe auspicabile. 
								Ma non è su questo che vogliamo appuntare la 
								nostra attenzione. 
								
								
								D’Alfonso ha preannunciato, smentendo 
								l’assessore Paolucci ed il manager della ASL di 
								Teramo Fagnano, che l’ospedale di Giulianova non 
								chiuderà ma verrà rilanciato. Non sappiamo se ci 
								troviamo di fronte all’ennesimo pronunciamento 
								demagogico. Ma se il Governatore vuole fugare 
								ogni dubbio deve impegnarsi affinché si crei un 
								tavolo di lavoro dove le intenzioni della 
								Regione e della ASL vengano illustrate da 
								Paolucci e Fagnano ai rappresentanti 
								istituzionali dei 150.000 abitanti che popolano 
								la costa teramana e l’immediato entroterra. Per 
								fare ciò più che una seduta del consiglio 
								comunale dove si fanno promesse che spesso 
								rimangono lettera morta - come è accaduto in 
								passato con il Governatore Chiodi e con 
								l’Assessore Venturoni  - sarebbe più utile che 
								il confronto avvenisse nella Commissione Sanità 
								del Comune di Giulianova integrata dalla 
								presenza di tutti i Sindaci dei Comuni 
								interessati. In quella sede ognuno potrà 
								argomentare compiutamente il proprio pensiero e 
								ascoltare le ragioni dell’altro: chi governa la 
								sanità potrà far conoscere nel dettaglio qual è 
								il disegno che ha  in mente per la sanità 
								ospedaliera teramana nell’ambito di quella 
								regionale; i rappresentanti degli Enti Locali 
								potranno, eventualmente, obiettare, 
								controproporre e magari convincere che è 
								necessario fare scelte diverse. Su decisioni 
								strategiche di tale portata passaggi democratici 
								e dialettici di questo tipo dovrebbero essere 
								assolutamente previsti. Non stiamo chiedendo 
								nulla di straordinario. Auspichiamo quindi che 
								in tempi brevissimi questo confronto possa avere 
								luogo.   
								Il Cittadino 
								Governante 
								Associazione di 
								Cultura Politica |