GIULIANOVA,
21.7.2018 -
Giulianova è la regina tra le località
turistiche abruzzesi e i flussi sono in continua
crescita. Questo è quanto risulta dall’analisi
dei dati ufficiali, forniti dalla Regione,
relativi al periodo tra il 2000 e il 2017.
«Se
prendiamo a riferimento gli arrivi –
dichiara il sindaco Francesco Mastromauro –
questi sono passati da 67.118 nel 2000 a 95.781
nel 2017, con un incremento complessivo del
42,7% corrispondente a un tasso di crescita
annuale pari al 2,37%. Considerando invece le
presenze, siamo passati da 435.399 nel 2000 a
547.053 nel 2017, con una crescita del 25,6% a
un tasso annuale dell’1,42%. Mi pare evidente
come, contrariamente a quanto taluni affermano
senza uno straccio di dato, il turismo giuliese
goda di ottima salute. Altro dato interessante
riguarda il rapporto tra le presenze e gli
arrivi che è diminuito da 6,5 del 2000 a 5,7 del
2017. Questo significa che la permanenza media
dei turisti nelle strutture ricettive va
diminuendo coerentemente con quanto si registra
a livello nazionale».
Il
sindaco allarga l’orizzonte analizzando pure la
situazione relativa alla costa Teramana. «Anche
facendo riferimento ai sette Comuni della costa,
che rappresentano nel loro insieme il cuore
pulsante del turismo abruzzese nonché il
comprensorio più importante del medio Adriatico
- dice Mastromauro -, i flussi sono aumentati
nel periodo preso a riferimento nello studio. Se
però confiniamo l’analisi agli ultimi cinque
anni, aggregando i dati dei Comuni costieri del
Teramano relativi al quinquennio 2013-2017, si
registra un calo di presenze del 3,8% che, però,
non riguarda Giulianova dove, al contrario, le
presenze sono aumentate. Si tratta di uno spunto
di fondamentale importanza che dovrebbe far
riflettere le Amministrazioni comunali e
l’Assessorato regionale al turismo, istituzione
deputata al governo delle politiche di sviluppo
turistico. Il timore è che a causa della
frammentazione delle politiche messe in atto
dalle singole Amministrazioni comunali e delle
scelte operate a livello regionale, si stia
sottovalutando l’importanza del bacino turistico
composto dalle sette sorelle del Teramano che,
per tale motivo, corre il rischio di essere
ridimensionato, perdendo la competitiva
conquistata con anni di duro lavoro». |