«Alberghi nell'ex Ospizio
Marino? Bene, ma non speculazione edilizia»
GIULIANOVA,
4.7.2025 -
Da un articolo del Centro riguardante il futuro dell’ex
Ospizio marino apprendiamo che:
· La ASL vuole vendere al più presto fissando una
base d’asta di 4 milioni di euro.
· Ci sono cordate che vogliono costruire “hotel a 4
stelle plus o un misto alberghiero e residenziale”.
· I vincoli correttamente apposti dalla
Soprintendenza sull’edificio storico dell’ex Ospizio
Marino sono superabili.
· Le risorse che deriveranno dalla vendita verranno
utilizzati per interventi di manutenzione
sull’ospedale di Giulianova.
L’area dell’ex Ospizio Marino come tutti possono
comprendere è un’area strategica per la nostra
città: per la sua centralità, per essere in
posizione di prima fila sul lungomare, perché vi è
annesso il parco Chico Mendes con una delle poche
pinete rimaste sulla costa giuliese.
Il Comune in luoghi così cruciali deve guidare i
processi e prima ancora, per garantire la
Trasparenza e la Partecipazione, dovrebbe promuovere
un confronto con le forze politiche presenti in
consiglio e con la cittadinanza per capire quali
possono essere le scelte migliori per la città.
Si tratta di luoghi di pregio dove l’interesse
pubblico non può essere messo ai margini. In casi
come questi l’amministrazione comunale deve avere
un ruolo fondamentale nel tutelare gli interessi
generali e i beni comuni e nel suggerire le scelte
più opportune sul piano economico ed edilizio. Con
Costantini ciò non sta accadendo.
Noi in passato più volte abbiamo presentato le
nostre proposte sull’intera area dell’ex Ospizio
Marino (Pineta pubblica, Arena estiva per lo
spettacolo dal vivo, Centro Talassoterapico). Ci
torneremo.
Per il momento proviamo a commentare i punti
salienti dell’articolo di ieri che ha avuto il
merito di richiamare l’attenzione sull’ex Ospizio
marino:
· La base d’asta dipende dalla destinazione
urbanistica, cioè dal Piano Regolatore, quindi dal
Comune. In quell’area ci sono una pineta, un’area
destinata a parco (il Chico Mendes) e un edificio
storico vincolato dalla Soprintendenza. I 4 milioni
di cui si parla come trovano giustificazione?
· Si parla di nuovi hotel - sempre
auspicabili per accrescere la ricettività – ma come
si spiega allora il fatto che lo scorso anno la
Giunta Costantini ha consentito di trasformare
l’hotel previsto nell’ex Moma (a sud della Colonia
Rosa Maltoni) in megapalazzo con destinazione
residenziale, conservando addirittura gli stessi
parametri urbanistici previsti per la destinazione
alberghiera, cioè 24 metri di altezza e indice
edificatorio 1,60 mq/mq? Quantità non concesse,
giustamente, a nessun altro edificio residenziale
nella nostra città, specialmente se in prima fila
sul lungomare!
· I vincoli della Soprintendenza sull’edificio
dell’ex Ospizio Marino non sono affatto superabili,
come insegnano l’annosa vicenda dell’ex Scuola
Acquaviva e l’area Marozzi sotto la collina.
· All’ospedale di Giulianova erano stati destinati
in precedenza 40 milioni dal
fondo per l'edilizia sanitaria (ex articolo 20 delle
legge 67/88), poi confermati dalla Giunta D’Alfonso
per la costruzione del nuovo ospedale o per la
ristrutturazione dell’esistente. Come mai la Giunta
regionale Marsilio li ha tolti stornandoli verso i
nuovi ospedali di primo livello Lanciano, Vasto e
Sulmona? Giulianova ora per avere un po’ di risorse
da destinare al suo ospedale deve favorire la
speculazione edilizia? E comunque rimane sempre il
fatto che c’è una bella differenza fra i 4
milioni di
cui si parla ora e i 40
milioni tolti
a Giulianova e alla ASL di Teramo!
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