|
Hyannes Port - Un gigante è
caduto, folgorato da un male crudele
che ha tolto all'America
ed al mondo un personaggio politico,
storico, umano. Edward M. (Ted)
Kennedy, il più giovane dei tre
personaggi più interessanti della
politica americana, era nato marinaio,
sulle sponde di Hyannes Port
(Massachussets) che lo aveva |
visto crescere in un mondo
frastagliato di beghe inconcepibili che egli
combattè sin dal suo primo passo nel mondo della
politica dove regnò da grande ammiraglio.
Oggi l'America e il Mondo
lo piangono, ricordano, additano ai posteri.
Questo immenso "oceano umano" dalla mente vivida
e penetrante era divenuto il Nettuno
col suo "sailboat" di legno capace di placare le
tempeste, additando i rimedi, andando incontro a
mareggiate più blande per il bene dei marinai
della sua terra.
Sin dai primi albori Ted
Kennedy fu un "padrino" ineguagliabile,
preparando la nuova generazione alle sfide del
domani. Fu capo della legislazione, ma non
sacrificò mai i principi liberali sempre a
fianco dell'uomo della strada, varò leggi e
favorì i "disperati", negli ultimi tempi ha
lavorato per varare il nuovo programma per la
salute pubblica, preparando la nazione a
combattere HIV e la "Avian Fever" senza
dimenticare la lotta contro il bioterrorismo.
Anche i repubblicani, gli
eterni "amici-nemici" lo rispettavano, lo
ascoltavano, portando a termine tante sue
iniziative poichè sapevano che per Ted Kennedy
una medaglia, un diploma o un incarico avevano
poca importanza. Gli bastava un colpetto sulla
spalla ed un "Grazie Ted".
E' morto senza poter
condurre a termine la delicata questione
dell'emigrazione che stava varando col collega
senatore dell'Arizona Jim Mc Cain,
ma resta il fatto che il senatore del
Massachusetts fu una fresca presenza al Senato,
sin dal 1960, diventando subito
il personaggio: "love him or hate him" come
affermava Walter Sabohk.
Tanti suoi colleghi lo
definiscono un campione risoluto di liberalismo
moderno, sin dal 1970, quando
lottava per i diritti civili e per
l'emigrazione.
Il senatore McCain ebbe a
dire: "Ted è un grande sognatore ma capace di
raggiungere il "deal", la meta con grande
sorpresa di tutti. Egli era", prosegue Mc Cain,
"la voce, il leone del liberalismo" anche nel
periodo del conservatorismo reganiano. Senza
dubbio nel secolo nessuno è stato così grande
del suo pragmatismo".
Il Presidente
Barac Obama, che trascorre una breve
vacanza nella Martha's Vigna,
sede dei Kennedy, ha detto, tra l'altro, "Il
Senatore Kennedy è uno dei più famosi americani
che hanno servito la nostra democrazia. Le sue
idee e gli ideali sono impressi in una lunga
serie di leggi che si riversano favorevolmente
su milioni di vite umane".
L'ex Presidente
Bill Clinton afferma: "Il cuore
forte, la mente acuta e l'instancabile energia
sono stati il sommo dono necessario a fare della
nostra democrazia una più perfetta unione".
Il Governatore della
California Arnold Schwarznegger
dice tra l'altro: "Zio Ted è stato un leone
nel Senato, un campione della giustizia sociale,
una icona politica".
La Speaker della Camera,
Nancy Pelosi, conferma:
"Durante la sua carriera, la sua guida e la
politica capace ci hanno regalato un risultato
in grado di migliorare le opportunità per ogni
cittadino americano. Il Senatore Kennedy resterà
sull'altare degli eroi".
Tra i tanti che in queste
ore ricordano il Senatore, gli italiani
d'America. "E' stato ed è un patriota che
noi consideriamo italiano, tanto era l'interesse
del Senatore nei riguardi dei cittadini del suo
Stato (Massachussetts)" commenta
Mike Migliori di Boston. "Il senatore Kennedy è sempre stato
un amico di noi italiani. Tante leggi da lui
varate ci hanno aiutato a migliorare la nostra
condizione economica e sociale" dice
Fausto Miceli del Montana, e
così altri, cui fanno eco gruppi italoamericani
della Florida, California, New Jersey,
New York.
Senza dubbio Kennedy fu
rieletto ripetutamente dai cittadini dello stato
dei primi pellegrini e dalla colonna di italiani
che colà hanno mostrato come e quanto la mano
d'opera italiana abbia contribuito alla
grandezza di questa nazione.
Tanto era dedito, il
Senatore, alla causa dei suoi fedeli di ogni
cittadinanza sino da arrivare anche a
preoccuparsi della riabilitazione dei due
italiani Sacco e Vanzetti,
condannati ingiustamente durante un periodo
storico. Kennedy,ebbe a dire: "Gli italiani
meritano un posto d'onore nella graduatoria dei
bravi. Ad essi dobbiamo tanto per il loro
contributo in ogni settore della vita"
L'ultimo della dinastia
Kennedy giunge al traguardo finale: prima di
concedere lo spirito al Sommo Dio, Edward "Ted"
Kennedy, il patriarca si è preoccupato di far
eleggere "pro tempore" a sostituirlo al Senato un
democratico che potrà votare al suo posto, per
il nuovo programma sanitario, cui stava tanto a
cuore a colui che anche se battuto, saliva sul
podio dei vincitori. E milioni di americani gli
vorranno ancor più bene. |