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  Emergenza rifiuti
  Ruffini (Pd): "Chiodi inadempiente, si rivolga alla Regione Marche"
Pescara, 3.5.2012 - A Teramo l’emergenza rifiuti ormai è un dato di fatto: sono diversi i comuni del teramano che da giorni non hanno raccolto i rifiuti per strada e che si stanno ammassando nei pressi delle abitazioni. Siamo al collasso.
“Il vero colpevole di questa situazione ha un nome e cognome e si chiama Regione Abruzzo ergo il Presidente Gianni Chiodi ed il suo Assessore Mauro Di Dalmazio” attacca Ruffini “da tempo denunciamo i mancati controlli della Regione sulle tariffe di conferimento in discarica e sulla mancata programmazione provinciale delle discariche. Ma Chiodi e Di Dalmazio sembrano non vivere a Teramo e non assumano nessuna decisione per evitare lo strozzamento dei cittadini teramani.”
E’ così che siamo arrivati all’emergenza senza fare nulla e ci ritroviamo senza discariche, con i comuni teramani costretti a recarsi dall’unico privato che le possiede e che di tanto in tanto minaccia chiusure improvvise degli impianti giustificando così gli aumenti che sono arrivati alle stelle.
“La soluzione è trovare subito un accordo con le Regione Marche ed ho verificato personalmente tale possibilità dopo averne parlato con il Presidente Spacca ed in modo più puntuale con l’Assessore regionale all’Ambiente Donati” dice Ruffini.
Il consigliere regionale spiega che c’è la disponibilità sia della provincia di Fermo che di Ascoli ad accogliere i nostri rifiuti in questa fase di emergenza. Una sorta di accordo mutualistico in cui Teramo si impegna in futuro a restituire il favore alle Marche in caso si trovasse ad affrontare un’emergenza rifiuti.
“Con questa soluzione” aggiunge Ruffini “abbatteremo di molto i costi di conferimento in discarica nonostante l’onere maggiore del trasporto nelle Marche. Abbiamo infatti calcolato che il costo non supererebbe i 130 euro a tonnellata contro i 190/200 euro che attualmente paghiamo nel teramano. Chiodi alzi quindi la cornetta del telefono e chieda oggi stesso a Spacca un aiuto per fermare l’emergenza nel teramano. Solo così eviteremo lo strozzamento dei cittadini esasperati dai continui aumenti della spazzatura ed allenteremo il legame che abbiamo con il privato-monopolista proprietario delle discariche.”
Non è onesto politicamente e istituzionalmente abbandonare i sindaci in questa difficile gestione dei rifiuti e farli diventare accaniti esattori nei confronti dei propri cittadini. Il sistema pubblico istituzionale fatto da Regione-Provincia-Comuni si assuma le proprie responsabilità in una logica di solidarietà civica.
Ruffini annuncia inoltre che sul tema dei continui aumenti delle tariffe ha presentato un’interrogazione al question-time che verrà discussa nel Consiglio regionale dell’08 maggio prossimo.
 

Il Consigliere regionale
Claudio Ruffini

 

 
 
 

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