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Filovia a Pescara: Nuovo esposto del WWF a Procura e Commissione Europea
 

Pescara, 18.7.2012 - Oggi il WWF ha presentato un nuovo esposto alla Commissione Europea e alla procura della Repubblica di Pescara sui lavori in corso della filovia a Pescara.

L'associazione agli inizi del 2011 aveva inviato un primo reclamo sulla mancanza della procedura di V.I.A. che ha portato all'apertura di una procedura ispettiva da parte della Commissione Europea e ad un'inchiesta della Procura di Pescara.

Questo secondo esposto segue la divulgazione da parte di alcuni organi di informazione della corrispondenza tra Regione Abruzzo, nella persona del Dr. Antonio Sorgi, e Commissione Europea, per il tramite della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

In particolare il WWF contesta la ricostruzione dei fatti della Regione Abruzzo che sarebbe, per l'associazione fuorviante rispetto ai quesiti posti dalla Commissione.

Infatti in una prima nota del primo dicembre 2011 a firma del Dr. Sorgi, la Regione Abruzzo scrive “L'intervento de quo è stato così sottoposto a screening nella seduta del Comitato di Coordinamento Regionale per la valutazione di impatto ambientale del 15 luglio 2008...” Tale dichiarazione appare del tutto priva di fondamento in quanto in quella riunione non si decise lo screening ma si escluse completamente il progetto dalla procedura stessa. Infatti la procedura di screening, sulla base del Dlgs 4/2008, comporta la pubblicazione di un avviso sul BURA e la pubblicazione sul sito WEB della Regione di un Rapporto preliminare ambientale, con 45 gg di tempo per le osservazioni da parte dei cittadini. Tutto ciò non si è verificato. Questo aspetto è stato poi chiarito anche dalla perizia della Procura e appare ormai pacifico che non sia stato sottoposto a screening.

 

La stampa ha pubblicato anche una seconda lettera della Regione Abruzzo relativa al nostro reclamo, la nota n.4040 del 15 maggio 2012, sempre a firma del Dr. Sorgi. Tale nota appare rispondere ad una serie di quesiti sollevati dalla Commissione Europea durante una riunione “pacchetto ambiente” svoltasi il 20 aprile 2012.

In merito a tale nota il WWF fa notare quanto segue:

a)      Elettrificazione di una parte consistente del percorso

Nonostante nella richiesta si chiedano espressamente chiarimenti sui “pali elettrici” (che costituiscono uno dei punti focali dell'opera anche per gli aspetti economici), nella risposta la Regione Abruzzo si limita a parlare esclusivamente dei magneti mentre non dà risposte sui sistemi di elettrificazione che pure sono stati in parte già montati sul percorso. Appare evidente che, ai fini della verifica da parte della Commissione Europea sulla corretta applicazione della Direttiva V.I.A., tale aspetto è tra quelli più critici ed è singolare che la Regione Abruzzo non dica nulla sul punto.

b)      Realizzazione “de facto” della procedura di screening 

In primo luogo si evince come la Regione Abruzzo in pochi mesi appare aver cambiato versione visto che nella prima nota aveva dato per realizzata la procedura di screening mentre ora sostiene che sia stata fatta meramente “de facto”, citando conferenze stampa e articoli usciti sui giornali.

La Direttiva V.I.A. 337/85 e la Convenzione di Aarhus prevedono che sia data la possibilità di partecipare ai cittadini e alle associazioni alle procedure per poter incidere realmente e concretamente sulle scelte delle pubbliche amministrazioni prima che esse siano prese. Ricordiamo che l'appalto del progetto è stato aggiudicato nel 2006 e che il progetto esecutivo è stato approvato nel 2008. Il cittadino, sulla base di quanto previsto dalla Direttiva V.I.A., deve sapere quale procedura è in corso, chi è il proponente, qual è l'autorità che decide, dove poter esaminare gli elaborati ufficiali dei progetti e, soprattutto, sapere come e in quali tempi poter presentare le eventuali osservazioni che devono essere vagliate dall'autorità prima della decisione finale. Tutto ciò non si è verificato nel progetto della Filovia.

 

Dichiara Luciano Di Tizio, presidente del WWF Abruzzo “La partecipazione dei cittadini alle scelte, resa possibile dalle norme sulla Valutazione di Impatto Ambientale, viene ancora considerata con fastidio dagli amministratori. Ciò è particolarmente triste in una città come Pescara che vede il suo porto morire per non aver sottoposto a V.I.A. la diga foranea. La necessità di dotare l'area metropolitana di un sistema di trasporto di massa sostenibile è palese e non è negata dagli stessi contestatori della filovia. Ciò, ovviamente, non vuol dire che sia legittimo mettere in contrapposizione la necessità di avere spazi liberi dalle auto dove giocare, socializzare e muoversi senza rischi con biciclette e a piedi con l'esigenza di offrire alla cittadinanza una mobilità sostenibile. Proprio per evitare e risolvere questo tipo di contrapposizioni era indispensabile condurre la procedura di V.I.A., che è lo strumento principe proprio per comporre una frattura nella popolazione che non ha ragion d'essere. Spiace constatare che questa procedura introdotta ormai da oltre 25 anni venga ancora vista come un orpello burocratico e non come strumento per risolvere i problemi e realizzare le opere che servono ai cittadini. E' sconfortante dover ricordare come il WWF avesse scritto già nel 2010 alla Regione Abruzzo sollevando il problema della mancanza dello screening. D'altro lato il recente dibattito che vi è tuttora in regione sulle norme di trasparenza e partecipazione in materia di V.I.A. testimonia l'arretratezza su questi temi dei nostri enti pubblici, quando l'Unione Europea ha appena varato una nuova norma sulla V.I.A. che spinge ancora di più sulla partecipazione dei cittadini. In tal senso il WWF esprime profondo sconcerto per le due note della Regione Abruzzo e  crede sia doveroso chiedersi come si collocano tali dichiarazioni inviate all'Unione Europea nel quadro della leale collaborazione che dovrebbe contraddistinguere i rapporti tra istituzioni regionali, nazionali e comunitarie e tra cittadini ed istituzioni. Non era mai capitato all'associazione scrivente leggere in un atto pubblico che una conferenza stampa o un articolo sul giornale possano sostituire le procedure di legge. Se passasse tale approccio basterebbe convocare conferenze stampa per eludere qualsiasi procedura ambientale prevista dalle norme. I cittadini non hanno avuto occasione alcuna di incidere sull'iter decisionale, visto che gli articoli di giornali e le proteste di piazza certamente non possono essere considerati quali “surrogati” rispetto alle forme di pubblicità, informazione, trasparenza e partecipazione previste dalle procedure di legge. I cittadini che protestavano nel periodo 2007-2010 erano, peraltro, in una situazione di inaccettabile “asimmetria delle informazioni” visto che, come ricordato, solo nel 2010 hanno potuto avere accesso ai documenti progettuali. La stessa Convenzione di Aarhus, ratificata in Italia dal 2001, prevede espressamente che i cittadini devono essere messi a conoscenza dei progetti che hanno anche solo un impatto potenziale sull'ambiente. La convenzione prevede che i cittadini devono poter presentare osservazioni che gli enti devono vagliare e tenere in considerazione.”

Nel dettagliato esposto l'Associazione, oltre ad entrare nel dettaglio di alcune questioni dell'opera, si sofferma anche su altri due nuovi punti critici:

-non aver audito l'associazione durante il Comitato dello scorso 3 luglio nonostante una richiesta scritta avanzata dal WWF in aperto contrasto con le previsioni della Convenzione di Aarhus sulla partecipazione dei cittadini ai processi amministrativi che riguardano l'ambiente.

-L'aver esaminato ed approvato nella stessa seduta del 3 luglio scorso il progetto dei tre ponti sul Saline tra Montesilvano e Città S. Angelo con la relativa viabilità senza aver tenuto conto degli effetti cumulativi tra filovia e queste nuove infrastrutture. Da un lato Sorgi sostiene con le sue note alla Commissione Europea di appoggiare la filovia come mezzo pubblico veloce e dall'altro non destina ai soli mezzi pubblici il terzo ponte sul Saline posto a pochi metri dal capolinea nord previsto per la Filovia. Si poteva arrivare da subito almeno fino a Città S. Angelo con i mezzi pubblici in sede riservata mentre il Comitato V.I.A. continua a privilegiare incredibilmente le auto.

  

INFO: 3338391147 -3683188739

WWF  ABRUZZO - Pescara

 
 
 

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