TERAMO, 29.8.2013
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Ancora una volta la politica mette in scena una
farsa… una presa per i fondelli dei
cittadini. Da giorni sui media si rincorrono le
interviste del sindaco di Teramo ed altri come
Francesco Mastromauro primo cittadino di
Giulianova che con l’assoluta trasparenza sulle
future scelte della “Governance del Ruzzo”
vogliono farci credere che stavolta la politica
non eserciterà nessuna pressione sulle nomine.
Bisogna ricordare ai cittadini che il potere di
voto del comune di Teramo è pari a 5 quote su un
totale di 44 (Giulianova 2 ) e che Brucchi
stesso ha già individuato il suo uomo da mettere
alla presidenza dell’Ente, in antitesi con il
sen. Paolo Tancredi il quale vorrebbe
confermare Carlo Ciapanna. Ora questa guerra
intestina tutta dentro il PDL che coinvolge
anche il Consigliere regionale Paolo Gatti
sarebbe il nuovo modo di tenere fuori la
politica dalla Ruzzo Reti?
Invece di giochicchiare con il potere non
sarebbe il caso che chi pretende di controllare
le fila della Governance dell’Ente non ci dica,
in modo dettagliato, come intende risanare le
casse della Ruzzo? Come pensa di risolvere la
carenza e qualità della risorsa idrica? Dietro
la parola “Ingegnerizzare” , tanto cara a
Brucchi, si dice tutto e niente; forse vorrà
dire che saranno attivate le procedure di
mobilità nei confronti di impiegati assunti
palesemente in eccesso nel recente passato per
il loro clientelismo politico? Sarà un modo di
dire e non dire per paura di perdere voti?
Quando si parla di ingegnerizzazione di un
sistema produttivo molto freddamente i numeri e
le cifre sono rivolte in primis alla
riorganizzazione del personale e spesso ne
determina la riduzione. Il sindaco di Teramo
sarebbe stato credibile e parte attiva del
cambiamento solo se avesse programmato l’esubero
dal Ruzzo, riassorbendo 14 dipendenti
dell’acquedotto al posto delle recenti
quattordici assunzioni nel suo comune,
rimediando così alla cattiva abitudine del
clientelismo politico e dando il buon esempio
agli altri comuni, Provincia e Regione
invitandoli a fare la stessa cosa. O sotto
sotto c’è un disegno che ci porterà alla
privatizzazione della gestione idrica? Da
Brucchi vorremmo queste poche e semplici
risposte, dall’opposizione in comune e dalle
segreterie dei partiti d’opposizione vorremmo
più impegno e meno demagogia.
Franco De Angelis
Presidente Arco consumatori Abruzzo |