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Cna: «Nuova stangata, non si può ancora chiedere alle Imprese l’impossibile»

 

TERAMO, 16.4.2013 - Dopo la stangata dell’IMU sono in arrivo oneri fiscali e burocratici per imprese e famiglie, secondo uno studio fatto dalla CNA, per un ammontare di 10 miliardi di euro.

Senza voler fare demagogia, ma la situazione attuale risulta non sostenibile da un punto di vista economico per imprese e famiglie ma anche altamente offensiva dell’intelligenza umana.

Sembra che il “popolino” possa essere raggirato con semplici proclami: la Pubblica Amministrazione sblocca i pagamenti alle imprese, come se i problemi delle aziende fossero così risolti; peccato però che non sia stata accolta la richiesta di consentire la sospensione del pagamento dell’IVA da parte delle imprese per fatture emesse a carico della P.A. ma non ancora saldate.

 Sappiamo già sulla nostra pelle cosa ha comportato il versamento dell’IMU (Imposta Municipale Unica) e lo ricorderemo a giugno con l’acconto per il 2013; per non parlare dell’appesantimento burocratico che ha comportato.

In ordine temporale l’ultima stangata derivante dalla TARES (il tributo comunale sui rifiuti e servizi) che aumenta dello 0,3 euro a mq e anche qui con un appesantimento burocratico che genera molta confusione, lasciando, infatti, ai singoli Comuni la facoltà di decidere il numero di rate da far pagare e la possibilità concreta di caricare  il contribuente anche dell’onere del calcolo e della liquidazione della tassa.

Siamo consapevoli delle enormi difficoltà che i Comuni d’Italia vivono, ma ci auguriamo, che almeno quelli della Provincia di Teramo, dimostrino una maggiore sensibilità rispetto alle grandi difficoltà delle imprese e delle famiglie del territorio, facilitando più possibile le procedure per il calcolo e il pagamento dell’imposta.

Il nostro territorio, purtroppo soffre più di altri la crisi in atto anche a causa di limiti strutturali del nostro tessuto produttivo ed economico; vero è che la Regione Abruzzo nulla ha fatto per tentare di lenire le enormi sofferenze della nostra Regione, della nostra Provincia.

E’ notizia diffusa che con grande probabilità(come riportato da alcuni organi di informazione) restituiremo buona parte dei fondi europei per il mancato utilizzo, è ormai accertato  che l’Amministrazione regionale nulla darà alle aree di crisi come la Val Vibrata o ai Consorzi Fidi nonostante incontri pubblici, comunicati stampa e proclami di ogni forma sulla volontà di supportare le imprese attraverso la distribuzione di risorse economiche.

La CNA negli anni passati ha scelto di mantenere un atteggiamento costruttivo e collaborativo con i diversi assessorati, evitando dichiarazioni pubbliche sul lassismo di molti dei nostri rappresentanti/decisori, ma cercando in modo discreto di esortarli ad agire.

Non neghiamo che oggi la sfiducia verso l’Amministrazione Chiodi è totale: troppo tempo è stato sprecato, troppe imprese hanno chiuso o sono in procinto di farlo, il legame fiduciario si sta deteriorando a livello sociale; la richiesta di aiuto è rimasta inascoltata.

Pur tuttavia la missione della nostra Associazione ci impone di continuare a portare sui tavoli decisionali le richieste dei nostri rappresentati, di sottoporre le nostre proposte, ma soprattutto di non cedere a quel pessimismo diffuso che produce immobilismo e rassegnazione.

La CNA di Teramo, nel limite delle proprie possibilità continuerà a lavorare per le proprie imprese e più in generale per il territorio nel quale opera.

CNA Teramo

Ufficio Stampa

Tares,Tarsu, Imu, IVa

In arrivo una valanga di oneri per le Imprese.

 

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