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Operatori turistici teramani: Appello per la risoluzione del problema del Ruzzo

 

TERAMO, 3.9.2013Il Presidente della Federalberghi Abruzzo – Teramo   Dott. Giammarco Giovannelli  e Il Presidente Confcommercio Abruzzo – Teramo Cav. Lav. Giandomenico Di Sante hanno scritto una lettera ai Sindaci dei Comuni della Provincia di Teramo, e per conoscenza al Prefetto Valter Crudo, al Presidente Regione Abruzzo Gianni Chiodi, all’Assessore al Turismo e Ambiente della Regione Abruzzo Mauro Di Dalmazio, al Presidente Provincia di Teramo Walter Catarra, agli Assessori provinciale  delle Attività Produttive Ezio Vannucci e dell'Ambiente Francesco Marconi, e al Presidente ANCI ABRUZZO Antonio Centi nella quale lanciano un appello degli Operatori Turistici teramani in merito al problema della Ruzzo Reti.

«Intendiamo sollecitare la Vostra sensibilità ed il Vostro spirito di servizio per il “bene comune” - scrivono Giovannelli e Di Sante - affinché nell’appuntamento assembleare del 7 settembre c.m. della Ruzzo Reti S.p.A. (in cui Voi Sindaci siete presenze  autorevoli) siano adeguatamente rappresentate le esigenze degli Operatori Turistici della Provincia di Teramo i quali ripetutamente da anni subiscono gravissimi danni di immagine nonché economici, a causa di continue e puntuali deficienze tecniche, strutturali e di controllo.

A tal proposito vogliamo ricordare alle Signorie Vostre che la categoria degli Operatori Turistici Teramani, da circa dieci anni, contribuisce con un enorme ed imprevedibile incremento delle bollette pari al 180% per la fornitura idrica delle aziende turistiche. Il precitato aumento fu imposto e motivato proprio per la ristrutturazione e il potenziamento della rete idrica provinciale.

La speranza - concludono i massimi rappresentanti di categoria - è che questa volta si definiscano le priorità infrastrutturali (inserite in Piani di controllo analitico-strutturali e con scadenze temporali certe) ormai improrogabili soprattutto per i “territori turistici” della nostra Provincia, così da evitare il ripetersi di situazioni incresciose ed autolesionistiche ormai note “a tutto il mondo”»

 

 
 
 
 

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