GIULIANOVA,
16.2.2013 -
L'evento raro e
meraviglioso accaduto a Roseto degli Abruzzi
ci incoraggia a proseguire la strada intrapresa
da anni e ci invoglia a migliorare le politiche
di pesca già adottate in passato.
Ciò che evidenzia il Sig. Vallarola Fabio,
direttore della A.M.P. Torre del Cerrano, in
occasione della nascita delle Caretta- caretta,
sulla tutela dei fondali, è una politica già
adottata dalle vongolare del comparto teramano
pescarese.
La pesca con mezzi sempre più sostenibili per
l'ambiente, orari di pesca diurni, quantitativo
limitato alla richiesta di mercato, la chiusura
di settori per il ripopolamento, la consulenza
da parte di enti.., le uscite in mare
concentrate solo in determinati giorni della
settimana, mesi di chiusura totale della pesca,
sono solo alcune delle strategie ambientali
adottate dal Cogevo vongole
Abruzzo. Tutto ciò non ha recato nessun disturbo
ad una tartaruga in via d'estinzione Caretta
Caretta di scegliere come zona di nidificazione
un luogo antropizzato e aperto alla pesca oggi
come vent'anni fa, data presunta in cui questa
tartaruga nacque e dopo tanti anni è ritornata
sulla sua spiaggia natale in tutta sicurezza per
depositare le sue uova.
La mancanza di dialogo tra gli enti costituenti
il parco e il Cogevo
negli anni precedenti l'istituzione della A.M.P.
purtroppo ha portato il settore ad un fermo
pesca prolungato e 300 famiglie ad un'assenza di
reddito, infatti nella nostra turnazione avremmo
dovuto pescare in questi mesi nel settore
occupato dal Parco. Ad oggi siamo ancora in
attesa di incontrare organi competenti per
trovare una soluzione che possa far coesistere
il mestiere del pescatore, a cui sono attribuiti
parte dei meriti dello sviluppo costiero negli
anni addietro, e il neonato Parco del Cerrano.
Nonostante ciò la nascita delle piccole
testuggini al di fuori del parco ci rallegra e
ci fa continuare ad andare avanti con il nostro
buon senso.
Ringraziamo i volontari e ricercatori del centro
studi cetacei, il Dott. Adriano De Ascentiis
direttore del Parco dei Calanchi per averci
permesso di stare vicino a loro durante la
schiusura delle uova. |