MOSCIANO SANT'ANGELO (Te), 2.10.2013
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C'è un “doppio standard” che contraddistingue le
scelte di certi uffici comunali di Mosciano
Sant'Angelo. Lo abbiamo riscontrato dai racconti
dei cittadini e lo abbiamo vissuto sulla nostra
pelle. Facciamo un esempio: giorni fa
l'amministratore del popoloso Condominio
“Villaggio Orsini” di Contrada Marina, ha
ricevuto l'invito a far ripulire dalle erbacce e
dai rami il perimetro della recinzione
condominiale per la parte che invade il confine
con i terreni circostanti, tra cui le aree di
proprietà comunale. Fin qui nulla da eccepire,
si tratta di una richiesta legittima alla quale
bisogna dare riscontro. Infatti i cittadini si
sono prontamente attrezzati e stanno provvedendo
alla sistemazione e alla pulizia dei confini per
non dare intralcio alle opere di manutenzione
dei fondi e delle aree limitrofe. Ma il Comune
come assolve ai suoi obblighi di manutenzione?
Provate a discendere Via Pescara da Montone in
direzione Giulianova e noterete marciapiedi
invasi dalle erbacce, vegetazione che ingombra
la carreggiata e aree di parcheggio pubbliche
divenute deposito giudiziario di mezzi
confiscati da Equitalia a terzi. E nella vallata
la situazione non è sicuramente migliore, anzi:
una fitta vegetazione fatta di cespugli di
equiseto e canne impedisce la visuale della
carreggiata stradale in punti in cui la
viabilità si fa difficile se non pericolosa. E'
noto, infatti, che colonne di autoarticolati
transitano e sostano sulle aree lungofiume per
il carico e scarico di merci nell'ex zona
artigianale (visto che sta diventando
“industriale” a colpi di varianti specifiche al
P.R.G.) occupando la modesta sede di una strada
di campagna, senza idonee aree di parcheggio,
che si trova a sopportare un traffico pesante
per il quale non è stata progettata. Succede
così che l'ingombro dei mezzi riduce la
larghezza utile per il passaggio di veicoli in
direzione opposta soprattutto di notte, quando i
TIR sostano numerosi in attesa, al buio (la
strada lungofiume, ad esempio, non è illuminata)
e con la visuale parzialmente impedita dalla
vegetazione che si è fatta, a tratti,
abbondante. Questa situazione è stata denunciata
da almeno tre mesi ma non ci risulta che, nel
frattempo, qualche contravvenzione sia stata
elevata o siano stati presi efficaci
provvedimenti. Perchè? Com'è possibile che
segnalazioni messe per iscritto vengano ignorate
nonostante riguardino problemi che attengono la
sicurezza dei cittadini e precise violazioni al
codice della strada? Fintanto che “non ci scappa
il morto” o che intervenga il “rompiscatole” di
turno a lamentare le cattive condizioni di tutta
la periferia del territorio Moscianese, tale
situazione si trascina nella più completa
indifferenza.
E per quello che riguarda l'attività politica
sul territorio del M5S, che dire del rigetto
della richiesta presentata questa estate
all'ufficio tecnico di esporre sul belvedere uno
striscione contro la petrolizzazione in
provincia di Teramo? Non meglio precisate
ragioni "di carattere statico" hanno impedito
l'installazione di una porzione di lenzuolo
vincolato ai bordi da corde che poteva essere,
dietro diverso parere e in base ad un civile
confronto, collocato in posizione differente da
quella indicata nella domanda. Eppure non è
stato possibile manifestare pacificamente il
nostro dissenso, mentre è possibile che, al di
là della strada, un edificio dichiarato
inagibile per terremoto come l'ex sede comunale,
ospiti al piano terra un'attività aperta al
pubblico come la filiale di una banca. Esiste un
doppio standard anche per le valutazioni di
carattere statico? Immaginiamo, a questo punto,
levarsi la solita domanda da dietro le scrivanie
e gli scranni comunali: <<Ma che vogliono
questi?>>... Se questa è la domanda, abbiamo una
breve, lapidaria risposta: il rispetto per ogni
cittadino.
Il Gruppo M5S di Mosciano Sant'Angelo. |