TERAMO,
16.12.2013 -
Un atto di indirizzo sul
sistema di gestione dei
rifiuti che sarà
utilizzato dalla Regione
per la redazione del
nuovo Piano Regionale
che suggellerà
l’istituzione
dell’Ambito unico. E’
stato votato questo
pomeriggio dall’assise
consiliare con
l’astensione
dell’indipendente
Aurelio Tracanna e del
Pd e il voto contrario
dal neo consigliere di
Rifondazione comunista,
Massimo Amante
(subentrato a Ernino
D’Agostino del Pd)
L’atto arrivato in
Consiglio – ed illustrato dall’assessore al
Bilancio Davide Di Giacinto che ha sostituito
l’assessore di riferimento, Francesco Marconi,
assente per motivi personali – prevede una serie
di aggiornamenti alla programmazione attualmente
vigente: una piattaforma di tipo A per il
consorzio Mote (impianto di riciclaggio
dell’indifferenziato finanziato dalla Regione
per un milione e 790 mila euro); un
biodigestore per il Cirsu (finanziato dalla
Regione per 2 milioni 140 mila euro); 3 centri
del riuso a Giulianova, Roseto e Teramo (100
mila euro ciascuno); 11 nuovi centri di
raccolta (A.Adriatica, Castiglione, Civitella,
Giulianova, Martinsicuro, Pineto/Atri, Roseto,
Sant’Omero, Silvi, Teramo, Tortoreto); un centro
di trasferenza con unità mobile di trattamento
per la Val Vibrata (consorzio Poliservice).
Le scelte, si legge
nella delibera, sono state individuate al
Tavolo tecnico appositamente istituito e
composto dai rappresentanti dei tre Consorzi,
dal presidente dell’Unione dei Comuni della Val
Vibrata, dal Sindaco di Teramo quale presidente
dell’AdaTe e, infine, da un rappresentante dell’ARTA.
Sul provvedimento
si sono astenuti il Pd e l’indipendente Aurelio
Tracanna mentre ha votato contro Rifondazione
Comunista.
Per il Pd è
intervenuto Renzo Di Sabatino esprimendo un
“complessivo giudizio negativo sull’atto di
programmazione perché a dispetto dell’ambito
unico crea dei doppioni” motivando
l’astensione con “il senso di responsabilità,
visto che questo territorio ha bisogno dei
finanziamenti regionali per sbloccare la
drammatica situazione nel quale versa il
sistema impiantistico”. Aurelio Tracanna ha
parlato di “un approccio che è l’antitesi della
programmazione” mentre Massimo Amante ha
affermato che “si, c’è bisogno di un Piano,
ma i numeri e i dati sulle potenzialità di
conferimento sono discordanti: quindi noi
votiamo contro”.
In apertura di
seduta, il Consiglio ha convalidato l’ingresso
del neo consigliere di Rifondazione, Massimo
Amante che subentra a Ernino D’Agostino (Pd) le
cui dimissioni erano state ratificate nella
precedente seduta. Eletto nel collegio di
Mosciano Sant’Angelo, Amante, ha 51 anni e si
occupa di sicurezza sul lavoro. Nel suo
intervento ha difeso il ruolo delle Province
anche se, ha detto: “so che questa è una
posizione impopolare” aggiungendo “noi crediamo
che siano assolutamente necessarie per garantire
la partecipazione democratica e la nostra
opinione ora è confortata anche dall’autorevole
parere della Corte dei Conti”.
In tanti, dai
banchi della maggioranza e dell’opposizione,
hanno voluto salutare D’Agostino – ex presidente
della Provincia – sottolineandone “la qualità”
del contributo personale, politico e
amministrativo. |