TERAMO,
21.3.2013
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Un piccolo investimento, circa 30 mila euro, per
ripetere la positiva esperienza già fatta nel
2011 e monitorata dall’Istituto Zooprofilattico
“Caporale” quanto la foce del Vibrata fu
trattata con un sistema di disinquinamento
biotecnologico - utilizzo di biopromotori, una
miscela di batteri ed enzimi già presenti in
natura - a zero impatto ambientale.
L’assessore all’Ambiente, Francesco Marconi,
questa mattina, ha registrato l’assenso e la
collaborazione dei Comuni di Martinsicuro e Alba
Adriatica, delle associazioni di albergatori (Albatour
e Costa dei Parchi) e della Ruzzo reti (erano
presenti l’assessore Andrea D’Ambrosio per
Martinsicuro, il consigliere Marcello Paoletti
per A.Adriatica; Roberto Brandimarte di Albatour;
Carlo Ciapanna della Ruzzo Reti
(nella foto).
Pur non presente ha già assicurarato la sua
adesione Andrea Montecchia del consorzio Costa
dei Parchi).
“Un piccolo sforzo economico da fare insieme
per replicare la positiva esperienza condotta
nel 2011 con questo sistema di disinquinamento
ecologico che riduce la carica batteriologica
aumentando le capacità di autodepurazione del
fiume.. Durante la stagione estiva, quell’anno,
non si registrarono i problemi che solitamente
si presentano mentre nel 2012, quando per
mancanza di fondi non abbiamo effettuato alcun
trattamento, ad agosto, i prelievi hanno
registrato la presenza di una carica
batteriologica ben oltre i livelli consentiti
con inmevitabili ripercussioni negative
sull’ambiente e sull’industria turistica” ha
spiegato l’assessore Marconi.
La Regione Abruzzo e la Provincia, con il
recupero di residui passivi, stanzierebbero una
parte della somma necessaria e, con il
contributo dei privati, dei Comuni e del Ruzzo
Reti si riuscirebbe ad arrivare a quei 30 mila
euro che assicurano un ciclo di un trattamento
completo con i biopromotori da effettuarsi prima
della stagione estiva.
La presenza di Nicola Ferri dell’Istituto
zooprofilattico Abruzzo e Molise “Caporale” e
del vicepresidente del Ruzzo, Carlo Ciapanna, ha
offerto la possibilità di illustrare da una
parte le attività sperimentali portate avanti
dall’Istituto per il monitoraggio, la diagnosi e
il controllo a distanza della qualità delle
acque e dall’altra per fare il punto sugli
investimenti che l’acqueddotto ha messo in campo
dopo il 2010 per migliorare il sistema di
depurazione della Val Vibrata.
Perché i problemi di inquinamento del fiume
partono da lontano, come hanno ricordato i
Comuni presenti, e sono strettamente connessi
sia allo stato delle reti fognarie comunali, sia
alla depurazione che alla presenza dei numerosi
scarichi industriali abusivi.
“A
monte, a Civitella del Tronto, dove attualmente
esistono solo fosse di raccolta, realizzeremo
una conduttura che incanalerà le acque reflue e
le farà arrivare direttamente al depuratore di
Sant’Egidio – ha sottolineato Carlo
Ciapanna – mentre a valle è prevista la
delocalizzazione dei depuratori di Alba e
Martinsicuro da spostare nelle aree artigianali,
lontani dalla spiaggia”.
Tutti d’accordo sull’urgenza di tornare a porre
con forza alla Regione la questione del modello
di gestione dei fiumi – oggi siamo di fronte ad
una pluralità di soggetti, Regione, Genio
Civile, Ruzzo, Comuni, Provincia con evidenti
problemi di programmazione, congruenza ed
efficacia degli interventi – e anche per questo
lunedì pomeriggio l’assessore Francesco Marconi
parteciperà, lunedì prossimo alle 16,
all’assemblea dell’Unione dei Comuni della Val
Vibrata.
“Il progetto pilota sul contratto di fiume sul
Tordino è stato premiato a Bologna in occasione
del VII Tavolo nazionale Contratti di fiume
proprio per la forte e innovativa
sperimentazione in una situazione territoriale
complessa e frammentata – chiosa l’Assessore
all’Ambiente – è logico e auscicabile poterlo
replicare sul Vibrata: in questo momento le
risorse sono poche per tutti ma se ci mettiamo
insieme, con una filiera che parte dalla
Regione, potremmo affrontare in maniera radicale
la maggior parte dei problemi”. |