TERAMO,
10.7.2013
-
Le sigle sindacali del
credito – Cgil, Cisl,
Uil, Ugl, Fabi,
Dircredito – si sono
ritrovate questa mattina
al tavolo delle
relazioni industriali
della Provincia
preoccupate per
“l’imminente futuro del
gruppo bancario Tercas
(nella foto la sede di
Corso San Giorgio)
e per le possibili
ripercussioni
sull’economia
abruzzese”.
Il presidente Catarra, che in questi giorni
aveva avuto modo di ascoltare i vertici della
Fondazione e quelli della Banca, ha concordato
con i sindacati sulla necessità che le
istituzioni locali svolgano un ruolo da
“protagonisti in questa fase particolarmente
delicata dell’istituto bancario”.
“In nome del territorio e dell’economia
locale, in nome di una comunità che nella banca
locale ha un punto di riferimento fondamentale
per i processi di crescita e per il sostegno
durante i momenti di crisi, occorre far sentire
la nostra voce di istituzioni nei confronti
delle Fondazioni e di Banca Italia per
scongiurare soluzioni che potrebbero
salvaguardare gli interessi legittimi degli
azionisti ma rappresentare una vera sconfitta
per la nostra provincia e per la nostra regione.
Ho avuto rassicurazioni sul mantenimento dei
livelli occupazionali ma questo, anche per i
sindacati, non è il solo nodo della questione;
su questo non possiamo che concordare e sono
certo che, se anche le responsabilità di quanto
è accaduto non possono essere imputate
all’attuale classe dirigente della regione,
tutti, trasversalmente dobbiamo fare uno sforzo
per fare pressione sul mondo della governance
bancaria ed evitare che gli abruzzesi, per gli
errori di alcuni, vengano espropriati di un
patrimonio che hanno conquistato con fatica e
passione” ha affermato.
Il Presidente ha quindi assicurato la propria
presenza all’iniziativa, chiesta dai sindacati,
che si svolgerà il 20 a Pescara, nella Sala dei
marmi della Provincia, dove il presidente Testa
ha organizzato un convegno dal tema “Quale
futuro per la banca del territorio: le
prospettive del gruppo Tercas-Caripe”.
I sindacati, al termine della riunione, hanno
rilasciato un dichiarazione congiunta: “Il
presidente Catarra ha raccolto l’appello dei
sindacati dichiarandosi d’accordo sul fatto
sostanziale, ovvero che esiste una filiera
territorio, banca, impresa, che va
salvaguardata. La banca deve rimanere del
territorio e noi non ci accontenteremo di una
soluzione ma chiediamo LA soluzione migliore per
il sistema produttivo e sociale abruzzese.
Chiediamo alle Fondazioni di salvaguardare le
sorti del gruppo Tercas-Caripe e chiediamo che
alzino la voce non accettando supinamente le
proposte che arrivano da Bankitalia”. |