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TERAMO, 18.6.2013 - Alle denunce per i gravi atti di folle violenza per il lancio di pietre all’indirizzo dei tifosi aquilani in transito sulla superstrada per il rientro a fine partita disputata domenica 9 giugno u.s. (a Piano d'Accio tra Teramo e L'Aquila; ndr), si sono aggiunti anche i divieti di accedere ai luoghi ove si svolgono manifestazioni sportive (Daspo) con obbligo di presentazione in uffici di polizia durante gli incontri di calcio.Sassaiola ai tifosi aquilani: il Gip convalida tutti i Daspo

 

TERAMO, 18.6.2013 - Alle denunce per i gravi atti di folle violenza per il lancio di pietre all’indirizzo dei tifosi aquilani in transito sulla superstrada per il rientro a fine partita disputata domenica 9 giugno u.s. (a Piano d'Accio tra Teramo e L'Aquila; ndr), si sono aggiunti anche i divieti di accedere ai luoghi ove si svolgono manifestazioni sportive (Daspo) con obbligo di presentazione in uffici di polizia durante gli incontri di calcio.

Come si ricorderà gli otto tifosi violenti, di cui cinque già sottoposti a DASPO, a fine partita, in luogo peraltro a loro vietato per la vicinanza allo stadio, scavalcando una recinzione, si erano portati sulla sede stradale della SS 80 Racc., per provocare i tifosi aquilani nella fase di rientro, gettando pietre, brandendo cinte e sputando al loro indirizzo.

Considerata la velocità che le auto portano sulla citata strada il comportamento descritto poteva provocare danni non solo per gli autori ma anche per i destinatari della folle azione.

Fortunatamente, per il tempestivo intervento della Polizia, su chiamata al 112 e 113 degli automobilisti, è stato evitato il peggio ed i tifosi aquilani se la sono cavata con semplici danneggiamenti alle autovetture.

I provvedimenti del Questore sono stati convalidati ieri dal GIP presso il Tribunale di Teramo.

Per M.L., G.C., D.P.M. è la prima volta.

Per altri tre ultrà, S.F., M.F. e D.D.V., che erano già destinatari di daspo “ senza firma” è stata disposta la misura dell’obbligo di presentazione in uffici di polizia.

Per F.G. e D.D.L. erano già  vigenti i provvedimenti “con firma” sempre per tre anni.

Gli ultimi cinque, proprio perché già destinatari di Daspo, dovranno rispondere penalmente oltre che delle violenze anche dell’aver violato il citato provvedimento portandosi in area vicina allo stadio in coincidenza con il deflusso dei tifosi.

 
 
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Identificati i responsabili del lancio di sassi ai tifosi aquilani che domenica scorsa avrebbe potuto avere conseguenze gravissime

 

TERAMO, 13.6.2013 - Hanno atteso il deflusso dei tifosi dell’Aquila Calcio dopo l’incontro valevole per i play-off nei pressi dell’area di servizio I.P. sita sulla S.S.80 – Racc. “Teramo Mare”, scavalcando la recinzione di separazione del Centro Commerciale.

Al passaggio della tifoseria aquilana in macchina diretta al casello di Basciano per il rientro in quel Capoluogo, posizionatisi a bordo strada probabilmente dopo avere individuato stemmi e sciarpe con i colori della squadra hanno lanciato sassi e brandito cinture danneggiando anche alcune autovetture.

Le conseguenze avrebbero potuto essere tragiche se fossero stati attinti i conducenti e passeggeri dei mezzi, atteso anche che molti viaggiavano con i finestrini aperti per la temperatura elevata, con conseguenti sbandamenti e gravi incidenti stradali.

L’immediato intervento dei poliziotti sul posto ha evitato il peggio perchè il gruppo degli ultras teramani vedendoli arrivare si è dileguato tra la folla del centro commerciale e dei tifosi del Teramo che iniziavano a lasciare l’area dello stadio.

Il personale della Digos non si è dato per vinto ed ha posto in atto tutte le strategie investigative che hanno consentito in breve tempo di identificare tutti i facinorosi.

Sono 8: 5 di essi già destinatari di provvedimenti interdittivi dagli impianti sportivi (c.d. DASPO) perché già resisi responsabili di precedenti episodi di violenza in occasione di incontri di calcio.

D.P.M., L.D.D., F.G., M.F., S.F., M.L., G.C., D.D.V., protagonisti di un tifo “folle” sono stati denunciati all’A.G. per le violenze commesse e, i soggetti già interdetti, anche per essere stati presenti in aree di transito della tifoseria.

Sono in corso di studio aggravanti per coloro già sottoposti a DASPO e l’applicazione della stessa misura per i tre che ne erano sprovvisti.

Si tratta di soggetti veramente votati alla violenza, alcuni di essi, tra coloro già daspati, si erano resi protagonisti anche degli scontri avvenuti in occasione della partita con il Chieti, del 17 marzo 2013.

 

Il Portavoce Addetto Stampa della Questura

Obbligo di presentazione in uffici di polizia ed aggravamento delle limitazioni per chi era gia’ destinatario di Daspo, terranno lontani i tifosi violenti dagli stadi per tre anni

 

 

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