VAL VIBRATA, 30.11.2013 –
Dal collega e ambientalista
Giuliano Marsili riceviamo e pubblichiamo:
Nell’eseguire opere fluviali, peraltro
discutibili, il Genio Civile Regionale distrugge
la casa degli aironi, un insediamento di circa
50 esemplari che ora vagano alla ricerca di un
rifugio. Ad affermarlo il presidente della Task
Force Ambientale, Giuliano Marsili, che attacca
la Regione:
"L’intervento sul torrente Vibrata
all’altezza dei tre ponti era stato già
contestato prima dell’estate perché viene
ritenuto inutile per via delle melme fortemente
inquinate riportate alla luce con l’abbassamento
del letto sotto i tre ponti, melme che non sono
state asportate ma che vengono spalmate lungo il
torrente e che alla prima piena verranno
trasportate in spiaggia mettendo così a rischio
la prossima stagione estiva “.
Secondo gli ambientalisti il commissario delle
opere straordinarie, nel facilitare l’accesso
delle acque piovane provenienti dalla nuova
condotta di Via Veneto, opera peraltro
fortemente contestata dagli ecologisti,
trovandosi circa 100.000 euro in avanzo, ha
ritenuto di dover compiere questo intervento.
“E’ inutile abbassare il letto del torrente
solo al centro – continua Marsili -,
spostando le melme di lato, non cambia nulla a
livello di superficie utile per il deflusso
delle acque, la Regione non ha tenuto conto che
l’apporto enorme delle acque dalla nuova
condotta mette a rischio la tenuta degli argini,
argini che non sono stati assolutamente né
rinforzati né ricostruiti, soprattutto nella
zona delle gabbionate di pietra divelte dalle
ultime piene, anzi, il livello dell’alveo è
stato alzato di circa un metro, questa soluzione
va bene finchè le acque non raggiungono un
livello alto, come avvenuto durante le ultime
piogge, ma possono peggiorare la situazione e
aggravarla in caso di piena forte”.
“In compenso sono state distrutte le case
degli aironi bianchi, una colonia di 50
esemplari che si erano stabiliti nell’area
dell’intervento – conclude Marsili – e
non si comprende come gli uffici regionali non
tengano conto che quell’area è compresa
nell’oasi di protezione della fauna”.
La speranza delle associazioni ambientaliste è
che diminuiscano sempre di più i trasferimenti
di denaro dal Governo Centrale e che di fatto
bloccherebbero tutti i programmi dei lavori nel
prossimo futuro, “ visto che gli interventi
della regione e del Genio Civile producono più
danni che soluzioni “. |