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Il Coordinamento Ciclabili Abruzzo Teramano: Lettera aperta a Di Dalmazio sul "Bike to coast"

 

TERAMO, 29.7.2013 -  Dopo la presentazione, presso l'Aurum di Pescara, da parte dell'assessore regionale Di Dalmazio, dello straordinario progetto denominato "Bike to coast", pista ciclabile che collegherà Martinsicuro (TE) a San Salvo (CH)  interviene anche il Coordinamento Ciclabili Abruzzo Teramano per "contribuire alla riuscita del progetto" e lo fa con una lettera aperta all'assessore regionale al Turismo:

Gentile assessore Di Dalmazio, vogliamo prima di tutto complimentarci per la sua lungimiranza per aver creduto in un progetto che la nostra e altre associazioni, sia locali che nazionali, avanzano da anni. Il percorso ciclabile abruzzese si colloca all'interno dell'itinerario Bicitalia (
www.bicitalia.org) n. 6, denominato Ciclovia Adriatica, che una volta completato unirebbe Ravenna a Santa Maria di Leuca (Lecce) e, spingendosi verso nord, si riallaccerebbe agli itinerari ciclistici
di Veneto e Friuli Venezia Giulia e di oltre confine.
Il percorso, con l'accordo di tutte le Regioni interessate (Friuli
Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Molise e Puglia) potrebbe essere inserito nella rete ciclistica europea Eurovelo (
www.eurovelo.org) costituendo la naturale prosecuzione della Via dell'Ambra, che attualmente prevede il collegamento dal Baltico all'Adriatico. Tale eventualità ha già ricevuto il parere positivo della Federazione Ciclistica Europea (www.ecf.com) durante il raduno internazionale Velocity, tenutosi a Vienna a meta giugno scorso, dietro proposta della FIAB - Federazione Italiana Amici della Bicicletta - referente italiana della federazione (www.fiab-onlus.it).

Uno studio portato avanti dall'Università di Teramo, nell'ambito del dottorato di ricerca in Sociology of regional and local development, denominato VE.LE. (per la ciclovia adriatica Venezia - Lecce) ha evidenziato come il percorso ciclabile adriatico italiano, della lunghezza di oltre 1.000 km, incontra sul suo percorso sei regioni, venti province, 113 comuni oltre a 43 aree protette (di cui 8 in Abruzzo, che, con il Parco Nazionale della Costa Teatina, potrebbero presto diventare 9), ben 118 stazioni ferroviare, da Santa Maria di Leuca a Ravenna, e oltre 45 porti turistici.
Il futuro percorso ciclabile  costiero abruzzese, quindi, si pone
all'interno di una rete di itinerari più ampi, e costituirebbe, una
volta ultimato, una parte importante della Ciclovia Adriatica e un
elemento di rilievo della Via dell'Ambra. Ci auguriamo che i lavori inizino presto e abbiano termine nel previsto periodo di 24 mesi. Nel frattempo, però, ci permettiamo di sottolineare alcuni elementi che potrebbero, da subito, incentivare il turismo in bicicletta e migliorare la mobilità ciclistica all'interno delle città attraversate dal percorso.

1) La Regione Abruzzo è dotata di una legge regionale sulla mobilità ciclistica, la n. 8 del 25/03/2013, che detta una serie di obblighi per Regione, Province e Comuni. Non risulta che, ad oggi, qualche amministrazione abbia messo in atto le indicazioni e le previsioni della norma e, anzi, sembra che la maggior parte degli enti ne ignori addirittura l'esistenza. Sarebbe utile, anche con l'aiuto delle associazioni del settore, promuovere una campagna di informazione in modo che, da subito, le amministrazioni si attivino per mettere in atto gli articoli della legge (piano mobilità ciclistica, parcheggi per biciclette, azioni per la mobilità urbana, ecc.);

2) L'ultima finanziaria regionale ha stanziato ben 30.000 euro per il trasporto gratuito delle biciclette sui treni. L'accordo proposto da Trenitalia, oltre a prevedere l'utilizzo dell'intera somma per un solo anno (mentre altre Regioni utilizzano solo 10.000 euro annui), è totalmente sbilanciato a favore dell'azienda di trasporto, subordinando il trasporto delle biciclette al giudizio del personale viaggiante senza obbligare Trenitalia a predisporre carrozze apposite per il trasporto delle biciclette in numero congruo (oltre le 5 previste come numero massimo), almeno in alcune corse giornaliere e nei periodi dell'anno più favorevoli al turismo in bicicletta (marzo - ottobre). Occorre, quindi, fare pressione su Trenitalia per un accordo vantaggioso anche per gli utenti, prevedendo l'adeguamento anche degli scali ferroviari per favorire un agevole utilizzo del servizio;

3) Sono in itinere, sulla costa adriatica, numerosi progetti, alcuni già finanziati dalla Comunità Europea, attinenti le finalità del percorso ciclabile previsto da Bike To Coast. In Abruzzo l'Area Marina Protetta Torre del Cerrano sta portando avanti, da qualche anno, anche con la collaborazione del nostro Coordinamento, un progetto denominato BySEAcle, che prevede il collegamento tra aree protette costiere di entrambe le sponde dell'Adriatico, attraverso il sistema bicicletta più nave (
http://triviadicerrano.blogspot.it/2011/06/byseacle-is-back.html). Il progetto ADRIMOB (http://www.adrimob-ipa.eu) che vede, tra i Comuni partner, anche Pescara, prevede l'installazione, presso alcuni porti turistici, di stazioni di bike sharing che possano agevolare i turisti, che arrivano in barca o nave, ad un utilizzo della bicicletta come mezzo di spostamento e conoscenza del territorio. Anche in questo caso il progetto VE.LE. dell'Università di Teramo prevede il coordinamento di tale progettualità, e la Regione Abruzzo potrebbe farsi da tramite, con altre realtà regionali, per l'ottimizzazione di azioni e risorse;

4) La Regione Marche, ultimamente, ha incentivato economicamente le strutture ricettive "bike friendly" finanziando alcune azioni volte ad offrire ai turisti in bicicletta un'ospitalità dedicata compatibile con le diverse esigenze di chi utilizza le due ruote a pedali. Analoga iniziativa da parte della Regione Abruzzo andrebbe nella direzione di maggiori servizi per chi vorrà utilizzare la futura pista ciclabile Martinsicuro-San Salvo;

5) Occorre attivare, subito, i corsi per accompagnatori di mountain bike, previsti da una norma regionale (LR 23/2006) in modo da garantire figure professionali idonee ad accompagnare i turisti in bicicletta per i percorsi abruzzesi, non solo su pista ciclabile;

6) E' necessario, come previsto dalla LR 8/2003, inserire l'educazione alla mobilità ciclistica nelle scuole e tra giovani e adulti, favorendo la creazione anche di bike park e di strutture per la pratica del pump track, del down hill, del ciclismo fuoristrada, ecc. oltre che del ciclismo su strada, da utilizzare anche per l'educazione stradale;

7) I percorsi ciclabili esistenti, e quelli futuri, vanno tabellati e dotati di apposita segnaletica turistica, secondo lo standard proposto dalla FIAB

(http://www.fiab-onlus.it/downl2/segnali_05.pdf), uniformando il più possibile i percorsi per dimensioni, fondo stradale, finiture, ecc. Va considerato che la Martinsicuro-San Salvo è parte di un percorso europeo (una sorta di superstrada per biciclette) e non può essere concepita unicamente come un percorso da destinare a gite domenicali o a passeggiate estive ma deve essere pensata come una vera e propria arteria per gli spostamenti, urbani ed extraurbani, in bicicletta;

8) I percorsi di cui sopra vanno dotati di elementi di servizio quali bicigrill, ciclofficine, punti di riparazione bici, fontanelle, luoghi di sosta, ecc., in modo che, in ogni periodo dell'anno, il ciclista possa ricevere assistenza e trovare ristoro nelle immediate vicinanze del percorso ciclabile;

9) Nei luoghi di particolare interesse naturalistico le piste ciclabili, che secondo studi scientifici contribuiscono alla salvaguardia della flora e della fauna, dovrebbero adottare
accorgimenti di mitigazione integrandosi il più possibile con l'ambiente circostante. Esiste una precisa norma regionale che vieta l'illuminazione delle piste ciclabili in ambito extraurbano (art. 5, comma 4, LR 12/2005 e s.m.i.); vanno quindi studiati sistemi di illuminazione alternativi che rispettino i criteri previsti dalla norma contro l'inquinamento luminoso garantendo la sicurezza dei ciclisti;

10) Sui percorsi ciclabili va garantita una continua sorveglianza da parte delle forze di polizia, locali e nazionali, possibilmente con pattuglie velomontate. A tal proposito la norma regionale che detta norme in materia di abbigliamento e mezzi della polizia locale (LR 83/97) andrebbe modificata prevedendo un idoneo abbigliamento per la polizia locale da impiegare per i servizi di istituto in bicicletta e requisiti minimi delle biciclette di servizio;

11) Occorre, da subito, progettare, con la Regione Marche, un collegamento ciclabile sul Fiume Tronto. In attesa della sua realizzazione va utilizzata la passerella ciclabile adiacente il ponte stradale sulla SS16, ad oggi chiusa per mancanza di collegamenti con le piste ciclabili costiere.

Nella speranza di aver dato un contributo al dibattito sul turismo in bicicletta e sulle azioni necessarie per il suo sviluppo nella nostra Regione ed oltre, rimaniamo a disposizione per qualsiasi chiarimento e/o collaborazione.

   
  CCiclAT - Coordinamento Ciclabili Abruzzo Teramano
www.abruzzoinbici.it
ciclabili@gmail.com

Bike to coast, il progetto di pista ciclopedonale più lungo d'Italia

 

E’ stato presentato nei giorni scorsi “Bike To Coast”, un progetto di pista ciclopedonale lungo la costa abruzzese che, se realizzata, diventerebbe la più lunga d’Italia. Con i suoi 131 chilometri, infatti, supererebbe per estensione anche la Ciclovia Destra Po, in Emilia Romagna, che detiene attualmente il “record” con 125 chilometri di tracciato. Il percorso Bike To Coast coinvolgerà le province di Teramo, Pescara e Chieti e toccherà 19 comuni, con partenza da Martinsicuro e arrivo a San Salvo.

E’ un progetto nel quale crediamo moltissimo perché sappiamo che è in grado di incidere in maniera positiva su un comparto fondamentale dell’economia abruzzese che è il turismo“, ha spiegato il presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi, presentando il progetto presso l’Aurum di Pescara insieme all’assessore al Turismo Mauro Di Dalmazio e ai tre presidenti delle Province interessate dal progetto. 
Bike To Coast sarà finanziata dal programma dell’Unione Europea POR FESR 2010-2013 ed includerà oltre al nuovo percorso ciclopedonale lungo il mare anche la realizzazione della copertura WI- FI free di tutta la costa abruzzese, dando la possibilità a turisti e residenti di accedere gratuitamente a Internet con computer portatili e telefonini.

Per la realizzazione dell’itinerario Bike To Coast, presentato per la prima volta lo scorso anno sotto il nome di “Abruzzo Sea Cycling“, saranno sfruttati i 56 chilometri di tracciati ciclabili e ciclopedonali già esistenti, il 41% della distanza complessiva. In particolare, uno di questi è la costa dei Trabocchi, lungo la quale già da tempo il progetto Bicitalia di FIAB ha suggerito la realizzazione di un percorso ciclabile di 49 chilometri lungo la ferrovia dismessa.
I lavori per il Bike To Coast inizieranno tra fine 2013 e inizio 2014 a cominciare dalla tratta in provincia di Chieti. Si conta di terminarli nell’arco di 24 mesi. Il costo complessivo per la realizzazione dell’infrastruttura è di 32,8 milioni di euro.

 

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