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PROVINCIA 2015

Esplosione gasdotto Snam: Comitato cittadino per tutelare la zona

 

 

PINETO, 23.4.2015 - A seguito dello scoppio della tubatura SNAM dello scorso 6 marzo 2015 si è costituito a Pineto il Comitato Colle Cretone 2015.  Ad oggi  conta settanta aderenti, in rappresentanza dell’intera frazione, ed è presieduto da Lino Di Giosia, coadiuvato dal vicepresidente Riccardo Ruggieri, con Ben Ammar segretario. Per la parte legale e per la rappresentanza in giudizio, il mandato è stato conferito all’Avvocato Benigno D’Orazio.

 

L’organizzazione è nata non solo con la finalità di far ottenere un equo indennizzo ai cittadini che hanno subito danni materiali e morali a causa dell’esplosione, ma soprattutto per evitare che simili episodi possano ripetersi in futuro e che ogni opera anche pubblica venga realizzata nella massima sicurezza. Partendo da una situazione di criticità il Comitato, inoltre, intende tutelare gli interessi e le aspettative dell’intera zona.

 

Oggi, la priorità è quella dell’energia elettrica, che l’Enel provvede a servire mediante generatori di corrente, i quali stanno creando danni e notevoli disagi ai residenti a causa di sbalzi di tensione e frequenti interruzioni.  A ciò si aggiunga l’impossibilità per le abitazioni dotate di impianti fotovoltaici di collegarsi alla rete.

 

Non è giusto né comprensibile perché questa comunità deve, a distanza di così tanto tempo, continuare a pagare ‘il prezzo’ di un guasto che ha avuto già gravi conseguenze e che in questo modo sono ancora più aggravate – dichiara il Presidente Di Giosia.  – Spero che la problematica si risolva al più presto evitando le ‘normali’ lungaggini burocratiche”.

 

Il Comitato rivolge un invito a tutti gli organi competenti affinché si provveda al più presto alla messa in sicurezza della zona e al ripristino della normalità per quanto riguarda la fornitura di energia elettrica.

 
 

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Esplosione gasdotto a Mutignano: Reazioni a catena

 

PINETO, 9.3.2015 - Sull'esplosione del gasdotto della Snam avvenuta a Mutignano di Pineto il 5 Marzo scorso abbiamo ricevuto una serie di reazioni che di seguito riportiamo:

 

Le riflessioni del WWF sull’esplosione del gasdotto

 

(Pescara, 9.3.2015) Dante Caserta, Consigliere Nazionale WWF Italia, Luciano Di Tizio, Delegato Abruzzo WWF Italia e Fabrizia Arduini, Referente Energia WWF Abruzzo, si chiedono:

Che cosa ci deve insegnare quanto è accaduto a Pineto?

Non esistono impianti sicuri al 100%. Tutti gli interventi vanno accuratamente pianificati e condivisi. La Regione crei un tavolo per la costruzione di un “progetto energetico” alternativo alla strategia energetica nazionale imposta all’alto.

L’esplosione del gasdotto Snam a Mutignano di Pineto (TE) ha evidenziato tutta la fragilità del sistema.

Ad oggi non vi sono ancora dati certi sulle cause di quanto è accaduto e come sempre si è già avviato il rimpallo delle responsabilità. Come WWF auspichiamo che la magistratura riesca a fare rapidamente il proprio compito, accerti eventuali colpe e non lasci tutto nella indeterminatezza come troppe volte è accaduto nel passato.

Alcune considerazioni però possono essere fatte subito:

1)  la tanto decantata “assoluta sicurezza” di certi impianti non esiste! L’infrastrutturazione energetica di un territorio presenta problemi e rischi di cui si deve sempre tenere conto in fase di pianificazione;

2)  nel momento in cui si ipotizzano interventi di questo tipo già in fase preliminare si deve esaminare con grande accuratezza il territorio nel quale si progetta di intervenire con le sue caratteristiche geomorfologiche e prendendo consapevolezza di quanto vi è già stato realizzato;

3)  le scelte energetiche non possono essere sempre imposte dall’alto senza alcun rispetto per le volontà di chi abita certi territori. La pianificazione energetica deve essere condivisa fin dalla fase dell’individuazione dei bisogni energetici anche attraverso una maggiore responsabilizzazione dei cittadini.

Se è certamente velleitario pensare che da un giorno all’altro si possa fare a meno di determinate fonti energetiche, è però fondamentale mettere a punto dei piani che, nel tempo, ci portino gradualmente a superare la dipendenza dalle fonti fossili che attualmente ci caratterizza.

Ancora oggi la Strategia Energetica Nazionale ci spinge verso lo sfruttamento degli idrocarburi, liquidi e gassosi. È invece necessario invertire la rotta, partendo dal ripensare completamente le città, il riscaldamento degli edifici, la produzione industriale, il sistema dei trasporti, l’approvvigionamento e la distribuzione energetica. Cambiare i nostri stessi stili di vita, non per un ritorno al passato, ma per un reale sviluppo sostenibile.

Lo stop che la Regione Abruzzo sembra sia intenzionata a chiedere per le procedure autorizzative per il metanodotto “Rete Adriatica” e per la centrale di compressione di Sulmona è un passo importante, dettato soprattutto dalla situazione di reale pericolo che si determinerebbe visto che si interviene in aree ad elevato rischio sismico. Ma non può essere un passo isolato. Deve essere un elemento di una strategia molto più ampia e coerente, con obiettivi chiari a medio e a lungo termine: altrimenti è destinato ad essere semplicemente bypassato dal Governo centrale come è già accaduto in tante altre parti d’Italia.

Il WWF invita la Regione ad aprire un tavolo per la costruzione di un “progetto energetico” per l’Abruzzo che tenga conto delle reali esigenze, delle vocazioni e delle prospettive del territorio e ad aprire un confronto con il Governo centrale per una profonda revisione di una Strategia Energetica Nazionale che in nessun caso può essere imposta. Gli interessi “superiori” sono sempre e soltanto quelli dei cittadini.

 

 

Interrogazione parlamentare di Melilla

 

(Roma, 8.3.15) Il Deputato al Parlamento di Sel, Gianni Melilla, ha presentato una interrogazione a risposta in aula al Presidente del Consiglio dei Ministri

per sapere-premesso che:

L'esplosione di un gasdotto della SNAM a Mutignano, frazione di Pineto (Teramo) in Abruzzo, ha provocato la distruzione di varie case e il ferimento di molte persone.

L'incendio spaventoso, visibile a kilometri di distanza, ha svelato ancora una volta la pericolosità degli impianti di Enel e  Snam. Si sottovaluta la gravità  del rischio per le popolazioni che convivono con questi impianti.

Fortunatamente il vento ha portato le fiamme verso la collina di Mutignano, ma se fosse andato a sud dove vivono tante persone sarebbe stata una strage.

E' in corso un' indagine giudiziaria per accertare ogni responsabilità da parte di chi ha il dovere di una manutenzione rigorosa degli impianti per rispondere alle esigenze di sicurezza delle popolazioni.

La Snam ha escluso ogni sua responsabilità  individuando come causa dell'incendio la scarsa stabilità del suolo,l' antropizzazione e il maltempo.

Ciò ha suscitato un grave sdegno nelle istituzioni locali e nell'opinione pubblica abruzzese.

Sarebbe sbagliato sottovalutare  il rischio nazionale che questo incidente segnala per tutta l'Italia rispetto alle reti di Enel e Snam.

come sia stata garantita negli ultimi anni la manutenzione della rete Snam e dell'Enel in Abruzzo;

quali condizioni di sicurezza garantiscano gli impianti Snam ed Enel soprattutto in una situazione di diffuso rischio del suolo e di attraversamento di territori abruzzesi densamente abitati;

se esistano piano di sicurezza per gestire condizioni di emergenza da parte di Snam ed Enel.

 

 

Mercante (M5S): “Sfiorata la tragedia: è tempo di fermare le lobby"

 

(L’Aquila, 06.03.2015)Si è sfiorata la tragedia questa mattina a Pineto a causa dell’esplosione del metanodotto che attraversa la frazione di Mutignano, esplosione che dimostra, ancora una volta, la pericolosità di questo tipo di impianti e la necessità di assicurare standard più elevati di sicurezza”. Queste le parole del Capogruppo del M5S in Regione, Riccardo Mercante, che si è recato immediatamente sul luogo dell’incendio per verificare di persona l’entità dei danni arrecati ai cittadini ed al territorio e prestare il suo aiuto in favore degli abitanti di Pineto.

Non è, purtroppo, la prima volta che succede - ha spiegato Mercante - anzi, in Italia siamo ormai abituati ad episodi di questo genere. Una frana, provocata dalle incessanti piogge delle ultime ore, ha prodotto lo smottamento di una condotta del gas metano e di un traliccio dell’alta tensione, innescando l’esplosione di una tubazione di proprietà della Snam, la famigerata società che continua a presentare progetti per la costruzione di metanodotti e centrali di compressione in Abruzzo. Diverse abitazioni sono state danneggiate e bruciate, svariati cittadini feriti trasferiti d’urgenza all’ospedale, grande preoccupazione per le fiamme altissime che hanno provocato panico e terrore tra gli abitanti del luogo. Un quadro di certo non rassicurante ma poteva accadere di peggio.

Si tratta dell’ennesima dimostrazione di quanto noi del Movimento 5 Stelle stiamo affermando da sempre, e cioè che occorre mettere un freno a questo uso indiscriminato del suolo, che è destinato esclusivamente a favorire le grandi società di produzione e distribuzione di idrocarburi e di energia elettrica, e che mette in serio pericolo la salute e la sicurezza dei cittadini abruzzesi. Il liet motiv delle multinazionali è sempre lo stesso, quello, cioè, di un deficit energetico nella nostra Regione, deficit che in realtà non esiste e viene utilizzato come giustificazione dell’ennesimo atto di devastazione del  nostro territorio.

Fortunatamente – ha proseguito Mercante - grazie alle battaglie che stiamo portando avanti in Regione molti di questi progetti sono stati bloccati in attesa di ulteriori e più approfondite valutazioni: dalla costruzione di un nuovo stabilimento di stoccaggio del gas a Poggiofiorito alla implementazione e conversione di quello di San Benedetto del Tronto, fino alla realizzazione dell’elettrodotto nel tratto Villanova-Gissi.

Quanto accaduto questa mattina a Pineto - ha concluso Mercante - non deve più ripetersi. La tutela del territorio e, soprattutto, la sicurezza e la salute dei cittadini vengono prima di tutto. Ed è certo che noi Consiglieri del Movimento 5 Stelle continueremo a lottare per evitare che interessi di natura prettamente economica prevalgano sul benessere della collettività”.

 

 

Per Sel Abruzzo evitata una strage

 

(Pescara, 6.3.2015) Tommaso Di Febo, Coordinatore Regionale SEL Abruzzo, ha scritto: «Evitata una strage. L'esplosione a Mutignano del metanodotto a causa della caduta di un traliccio Enel ha messo in evidenza il grave pericolo di certi impianti.
Adesso occorre indagare subito sulle responsabilità e garantire al massimo la sicurezza dei cittadini, per evitare altre situazioni analoghe che possono verificarsi e mettere a repentaglio l'incolumità delle persone che vivono vicino a questi tipi di impianti
».

Si è costituito a Pineto il Comitato Colle Cretone 2015.  Ad oggi  conta settanta aderenti, in rappresentanza dell’intera frazione, ed è presieduto da Lino Di Giosia, coadiuvato dal vicepresidente Riccardo Ruggieri, con Ben Ammar segretario. Per la parte legale e per la rappresentanza in giudizio, il mandato è stato conferito all’Avvocato Benigno D’Orazio.

 

 

 

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