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PROVINCIA 2015

NurSind Teramo: «La carenza di infermieri lede i diritti del personale»

 

TERAMO, 15.10.2016 - In merito agli articoli di stampa che hanno posto in luce la carenza di personale infermieristico nelle sale operatorie dell’ospedale “Mazzini” di Teramo (foto), il NurSind ritiene opportuno evidenziare le reali cause del problema. Difficoltà che investe in maniera particolare le sale operatorie, dove la riduzione dell’attività certifica tale carenza, ma che si presenta in tutta la sua gravità in ogni reparto dei 4 presidi ospedalieri aprutini.

 

È bene sgombrare subito il campo da equivoci e falsità su un punto molto importante: la carenza di personale infermieristico non può essere assolutamente addebitata ad “assenze per permessi sindacali, legge 104, maternità non sostituite e malattie”, come riportato sulla stampa. Rigettiamo indignati al mittente simili accuse, evidenziando come con una singola dichiarazione siano stati colpiti, forse con l’obiettivo di cancellarli, tutti i diritti dei lavoratori conquistati in anni di battaglie sindacali. Siamo fermamente convinti della necessità di non abusare dei permessi e, anzi, sollecitiamo la Asl a mettere in atto i dovuti controlli per verificare se sussistano casi del genere. Ma con altrettanta fermezza sottolineiamo come a molti dipendenti siano addirittura negate le ferie (esistono casi di infermieri con ferie arretrate del 2014), i permessi per la formazione e i riposi compensativi obbligatori.

 

Viene evidenziato, inoltre, come sia più facile sopperire al numero ridotto di medici rispetto alla carenza di infermieri, questo per un motivo ben preciso: i medici ricevono incentivi economici ben pagati per svolgere i rientri al contrario degli infermieri, ai quali si chiedono sacrifici ricompensati con lacrime e sangue. La verità è una sola: la Asl si regge sul sacrificio e la buona volontà degli infermieri, organizzazioni sindacali e tecnici che nel recente passato si sono dovuti battere in sede giudiziale per ottenere un loro diritto, cioè il pagamento della Banca Ore (ore di straordinario rese e accantonate).

 

E veniamo alle responsabilità dell’azienda, sintetizzabili nella mancanza di programmazione e in una serie di interventi non lungimiranti nel tentativo di risolvere il problema della carenza di personale. In questa situazione emerge chiaramente l’assenza della figura del Dirigente Infermieristico: ci auguriamo che l’azienda voglia al più presto costituire una Unità Operativa Complessa del comparto in modo da sottrarre le decisioni sul personale alla dirigenza medica.

 

Assistiamo basiti al dibattito sull’ospedale unico come soluzione a tutti i mali gestionali della Asl. Riteniamo che non sia questo il contesto corretto per parlarne, sfruttando cioè il problema della carenza di personale. Prima, invece, bisogna procedere ad un’attenta analisi della gestione delle risorse umane, chiedendosi come poterle utilizzare al meglio. Il NurSind auspica che vengano ascoltate le sue proposte, come più volte esposto ai vertici della Asl di Teramo e conferma la disponibilità per dare un contributo al cambiamento, per poter migliorare le condizioni lavorative dei dipendenti e di conseguenza la qualità dei sevizi erogati al cittadino.

 

Il Segretario Provinciale

Nursind Teramo

Giuseppe De Zolt

 

 

 

 

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