TERAMO,
14.1.2016 -
Gli studenti dell’Istituto
Alessandrini di Teramo, questa mattina, hanno
manifestato pacificamente davanti alla Provincia
e i loro rappresentanti sono stati ricevuti dal
presidente Renzo Di Sabatino. Umberto Di Paolo e
Gabriele Ciminà, rappresentanti d’istituto,
hanno spiegato le perplessità degli studenti sul
Piano di dimensionamento scolastico licenziato
dalla Provincia: secondo la proposta il Forti –
istituto per geometri oggi ricompreso dentro il
polo tecnico Alessandrini-Marini – viene
distaccato e accorpato al Pascal-Comi (indirizzo
economico).
Il timore, hanno spiegato i
ragazzi, è quello di perdere una parte dei
finanziamenti di progetti che si stanno
svolgendo nei tre istituti e anche la perdita,
di fatto, di due indirizzi (Costruzione,
ambiente e territorio e grafica che sono quelli
del Forti) dopo il biennio uguale per tutti.
Renzo Di Sabatino ha quindi
illustrato il percorso che ha condotto a questa
decisione:
«Non
è la migliore soluzione ma è quella con minori
risvolti negativi – ha detto - il
Pascal-Comi è al limite del sottodimensionamento
e per evitare di perdere un’altra dirigenza
abbiamo deciso di accorparlo all’istituto
limitrofo che è il Forti. Anche in altre
province l’indirizzo Costruzioni, ambiente e
territorio è stato accorpato con le scuole ad
indirizzo economico. L’unica alternativa era
l’accorpamento con il Milli ma non ci sarebbe
stata alcuna congruenza».
Un incontro che è stato definito
«molto
interessante»
dal presidente Di Sabatino:
«Sicuramente
l’incontro più proficuo sul dimensionamento
scolastico che ho avuto sino ad oggi. Quello
degli studenti è un punto di vista importante
che nel prossimo Piano dovrà trovare
rappresentanza; nel caso specifico ho cercato di
bilanciare di diritti di tutti anche quelli
degli studenti del Pascal-Comi che senza una
dirigenza avrebbero avuto qualche problema in
più». |