PESCARA,
16.3.2016 –
L'Abruzzo è stata Regione di riferimento per la
protezione della Natura e per lo sviluppo di un
nuovo modello di economia che puntasse a
coniugare conservazione della Natura, rispetto
dei cicli e degli equilibri naturali e
valorizzazione dei saperi diffusi, delle
conoscenze locali per un benessere diffuso delle
Comunità delle Aree Protette.
Negli ultimi anni la centralità delle aree
protette e della sostenibilità all'interno della
programmazione e dell'azione di governo della
Regione è venuta meno e molte sono state le
scelte che hanno come orizzonte un'economia
incentrata su infrastrutture pesanti e
urbanizzazione che oltre a consumare risorse non
sostituibili concentrano i benefici nelle mani
di pochi a scapito della Collettività e dei beni
comuni (pensiamo per esempio a gestione dei
rifiuti, depurazione delle acque, estrazione di
inerti, cementificazione dei fiumi e
idroelettrico selvaggio, alla sottrazione di
suolo e alla frammentazione degli habitat dovuta
alla costruzione di strade e nuove
urbanizzazioni, alla riduzione dei fondi per le
aree protette, etc.).
È necessario rimettere al centro della politica
e della programmazione della Regione Abruzzo le
Aree Protette e il modello economico e sociale
che rappresentano, riprendendo il ruolo guida
che l'Abruzzo ha avuto in passato per vincere la
sfida che la crisi economica che viviamo ha
lanciato a noi tutti e in primis a chi si è
candidato a guidare il nostro futuro.
Le Oasi del WWF in Abruzzo e in tutta Italia
sono un esempio di come è possibile coniugare
rispetto della Natura, Economia e Società, tante
le buone prassi che in questi 50 anni sono state
sperimentate e hanno dato buoni frutti, cosa che
il rapporto di Unioncamere del 2014 testimonia
provando a quantificare “l'effetto Parco” ed
evidenziandone l'azione positiva su economia e
vita reale.
Ritenendo la annunciata Conferenza Regionale
sulle Aree Protette una prima tappa,
fondamentale, per il percorso da iniziare per
cambiare la prospettiva e l'Azione della Regione
Abruzzo in questo ambito, il WWF e lo IAAP
promuovono 4 Workshop tematici per costruire un
documento e un decalogo che diano un contributo
alla discussione e indichino una via possibile
sulla necessaria strada da imboccare.
Il lavoro sarà fatto insieme alle Comunità
locali e coinvolgerà le Oasi WWF dove è presente
l'Istituto Abruzzese per le Aree Protette che ha
iniziato da un anno un percorso per definire
azioni e attività per rilanciare le Riserve
Regionali superando le difficoltà esistenti e la
carenza di fondi tramite un Piano Triennale.
I 4 Workshop saranno tematici e si terranno dal
18 marzo al 22 aprile. Questi gli appuntamenti
previsti:
1.
Venerdì 18 marzo, Atri, Centro Visite
Oasi WWF ”Calanchi di Atri”, ore 15.30 -
Agricoltura e sviluppo rurale (coordina prof.
Emilio Chiodo – UniTe);
2.
Venerdì 25 marzo, Anversa, Sala
Consigliare, ore 9.30 - Tursimi e valorizzazione
risorse culturali ambientali (coordina prof.ssa
Rita Salvatore – UniTe);
3.
Venerdì 15
aprile, Borrello, CEA dell'Oasi WWF “Cascate
del Verde”, ore 15.30 - Biodiversità,
monitoraggi e ricerca applicata (coordina Dott.
Tommaso Pagliani – Direttore RNR Cascate del
Verde);
4.
Venerdì 22
aprile, Serranella, Centro Visite dell'Oasi
WWF “Lago di Serranella”, ore 10 - Educazione
Ambientale, formazione e stili di vita
sostenibili (coordina Dott. Adriano De Ascentiis -
Direttore RNR Calanchi di Atri).
A conclusione dei lavori i contributi emersi dai
4 Workshop saranno presentati, condivisi e
discussi a Pescara, il 20 maggio, in un
convegno organizzato con il patrocinio della
Provincia di Pescara, che avrà il suo momento di
approfondimento in una Tavola Rotonda che vedrà
la presenza dell'Assessore Donato Di Matteo, del
Dirigente e Responsabile Ufficio Parchi della
Regione Abruzzo, del Vice Presidente del WWF
Italia, Dante Caserta, e dei rappresentanti di
Parchi Nazionali e Riserve Regionali d'Abruzzo.
Per Informazioni e iscrizione ai workshop:
IAAP (Andrea Rosario Natale 339.1040613 –istitutoabruzzeseareeprotette@gmail.com |