GIULIANOVA,
18.10.2017 - «No.
Le cose non stanno come dice l’ex assessora
Francesca Guerrucci nel suo intervento che,
oltre ad evidenziare disinformazione, è anche
inopportuno. L’amministrazione della cosa
pubblica implica serietà, per cui le sue
posizioni ed il tono usato sono davvero
sorprendenti. Tanto più da parte di chi ha
avuto un ruolo gestionale e quindi ha
sperimentato quante difficoltà si incontrano e
persino patito le disinformazioni altrui».
Sulla questione della ex casa cantoniera per la
Protezione civile il sindaco Francesco
Mastromauro ribatte alla accuse ed alle critiche
di Francesca Guerrucci, delegata ai Lavori
pubblici dal 22 gennaio 2016 sino al luglio
scorso.
«Intanto l’ex assessora – dice il sindaco
- dovrebbe ricordare come alla mia richiesta
iniziale del novembre 2016, a titolo gratuito,
seguì l’11 aprile di quest’anno quella a titolo
oneroso di cessione al Comune dell’ex casa
cantoniera e dell’ area circostante giacché
l’ANAS non poteva concederli se non pagando un
canone. E poiché stabile ed area insistono in
un’area nevralgica, quindi ottimale per le
esigenze della Protezione civile alla quale
abbiamo sempre riservato attenzione per l’ottimo
e preziosissimo servizio garantito sia alla
cittadinanza giuliese ma anche a favore di altre
comunità, abbiamo risposto positivamente. Per
cui, grazie anche ai buoni uffici del
sottosegretario alla Regione Mario Mazzocca, il
13 aprile ho sottoscritto con l’ing. Salvatore
Aiello il verbale di consegna provvisoria. Non
sa però l’ex assessora, e quindi perlomeno
avrebbe dovuto usare maggiore cautela, che il
14 settembre scorso l’ANAS ci ha fatto pervenire
i termini e le condizioni dell’accordo, con
implicazioni fondamentali che nella mia nota del
13 ottobre ho sottoposto all’attenzione
dell’ANAS stessa avendo cura di informare
preventivamente il presidente Michele
Maruccia ed i suoi diretti collaboratori in un
incontro che ho voluto con loro il 5 ottobre. E
cioè – prosegue il primo cittadino - che
i 5 anni stabiliti per la concessione
dell’immobile sono troppo pochi, per cui la
nostra proposta è di concedere l’ex casa
cantoniera almeno per 10 o 15 anni in modo da
garantire la giusta serenità operativa ai
volontari della Protezione civile. Cosa che
dimostra ulteriormente quanto sia per noi
importante l’attività che essi svolgono. In
secondo luogo il Comune può ricevere un bene in
concessione a titolo oneroso ma solo per
finalità istituzionali dirette, non quindi
indirette come sarebbe il caso di subconcessione
alla Protezione civile. In terzo luogo il canone
richiesto, di 5.547 euro l’anno, non tiene conto
dei grossi interventi da effettuare, e quindi
delle spese sostanziose, per rendere fruibile
l’immobile e per garantire la sicurezza passiva
dell’area con apposita recinzione e sistema di
videosorveglianza, necessari per evitare che i
mezzi vengano vandalizzati. Da rilevare che
l’ANAS rientrerebbe in possesso dei beni senza
dovere un euro per tutte le migliorie apportate.
Terzo punto: il Comune non può dare in sub
concessione un bene per il quale paga un canone.
E questo la Guerrucci, che è stata assessora,
avrebbe dovuto saperlo. Ecco perché dico che
poteva e doveva evitare polemiche che, oltre ad
essere inopportune, rivelano approssimazione e
disinformazione. Un autogoal quindi. In ogni
caso – conclude Mastromauro - posso
rassicurare sul fatto che per il prossimo
incontro con l’ANAS, che ho richiesto proprio il
13 ottobre scorso, proporrò alcune soluzioni per
superare le problematiche sul tappeto. 1)Portare
appunto a 10 o 15 gli anni della concessione. 2)
Sul canone da pagare non c’è problema ma
chiederò che tutte le spese che il Comune
affronterà per la bonifica e per rendere
fruibile la struttura vengano scorporate dal
canone stesso. 3) L’ex casa cantoniera diverrà
sede del Centro Operativo Comunale di Protezione
Civile, quindi con attività istituzionale
propria del Comune facendone pertanto la sede
della Protezione civile». |