TERAMO,
30.8.2017 -
Sulla situazione degli
edifici scolastici in provincia di Teramo
l'Ordine degli Architetti P.P.C. interviene
nuovamente per sottolineare la necessità di
scelte che, passata l'emergenza, permettano il
ritorno alla normalità.
«Siamo consapevoli che vada assicurato
l'inizio dell'anno scolastico, dando a studenti
e operatori la certezza di luoghi sicuri dove
svolgere le attività didattiche - dichiara
il Presidente dell'Ordine, Arch. Raffaele Di
Marcello - ma
non vorremmo che le soluzioni temporanee
facciano dimenticare la necessità di pensare, da
subito, a quale sarà il futuro dell'edilizia
scolastica, e non solo, nelle nostre città».
«E' necessario attivarsi
immediatamente - continua Di Marcello -
magari con concorsi di progettazione, sulla
falsariga dell'iniziativa "Scuole Innovative"
promossa dal MIUR, per ripensare il patrimonio
edilizio scolastico esistente e futuro, e dotare
le nostre città di edifici
sicuri, energeticamente efficienti, con spazi
moderni e flessibili, belli esteticamente e
funzionalmente, che costituiscano, come
richiesto dalla linee guida del Ministero
dell'Istruzione, centri civici di riferimento
per l'intero tessuto sociale cittadino, e non
solo per
studenti e docenti».
Gli architetti teramani, quindi,
dicono si alle soluzioni immediate, ma non
vogliono che, passata l'emergenza, tutto cada
nel dimenticatoio fino alla prossima necessità.
Troppi edifici abbandonati caratterizzano i
nostri centri storici, soprattutto quello del
capoluogo; troppe periferie sono ridotte a
quartieri dormitorio, prive di servizi per la
comunità.
«Riabituarsi al bello,
iniziando dagli edifici pubblici, deve essere
una priorità -
conclude il Presidente dell'Ordine - bello
che vuol dire anche funzionalità, integrazione
con il contesto, sicurezza. Solo così le nostre
città potranno rinascere e superare
l'emergenza».
Foto: Scuola
Mirabello, di Cucinella e Associati, tratta dal
sito
http://www.mcarchitects.it/project/scuola-mirabello) |