TERAMO,
5.10.2017 - Quello
della protezione degli immobili, appena
liberati, è uno dei grandi problemi che tutte le
aziende di edilizia residenziale territoriale
devono affrontare. Fin troppo spesso, infatti,
la liberazione di un immobile coincide con
l’abusiva occupazione dello stesso. Fin troppo
spesso, ed è cronaca di un diffuso malcostume,
gli alloggi di edilizia popolare non occupati
divengono teatri dell’illegalità, per l’azione
illecita di chi, forzando una porta o
distruggendo una finestra, cerca di far valere
le logiche della prepotenza e della violenza, su
quelle della legge.
Questa è una condizione che l’Ater di Teramo non
vuole più tollerare.
Per questo, dopo un’attenta valutazione di tutte
le analoghe esperienze esistenti in Italia, si è
deciso di dare il via ad un progetto
sperimentale di protezione, che consentirà
all’Azienda di mettere in sicurezza i propri
alloggi liberi o liberati, avendo la possibilità
di gestire, coi tempi e i modi previsti dalla
legge, l’assegnazione o la riassegnazione degli
stessi.
Il progetto, che ha avuto una prima fase di test
sul territorio a Martinsicuro e Roseto, entra
ora nella sua seconda fase operativa e si fonda
su una convenzione, che l’Ater di Teramo ha
sottoscritto con una azienda specializzata
appunto nella protezione del patrimonio
immobiliare non occupato.
Grazie a questa convenzione, non appena un
immobile di proprietà Ater verrà liberato, e in
attesa della nuova assegnazione, l’Azienda
procederà ad una verifica del grado di rischio
e, sulla base di quella verifica, provvederà
alla sistemazione delle opportune protezioni.
Protezioni meccaniche (porte e portoni
metallici, neutralizzazioni), che saranno
immediatamente sistemate al momento della
liberazione dell’immobile, di fatto “blindando”
porte e finestre, fino al momento dell’ingresso
del nuovo assegnatario.
Sarà Giulianova, fin da subito, la località
nella quale la convenzione troverà la propria
applicazione, prima di essere gradualmente
estesa a tutte le proprietà dell’Azienda, in
tutti i Comuni della provincia di Teramo. |