TERAMO,
27.2.2017 -
Negli ultimi mesi assistiamo, con cadenza quasi
settimanale, ad annunci da parte della Regione
Abruzzo, aventi ad oggetto nuove assunzioni
alla ASL di Teramo, ma:
la REGIONE NON DICE, né attraverso i
suoi rappresentanti istituzionali né tantomeno
attraverso i dirigenti regionali, che sono
assunzioni che coprono circa un terzo le
cessazioni che si sono avute in questi anni
solo per pensionamenti.
La
Regione non dice che quelle
assunzioni non fanno recuperare la differenza
che esiste tra la dotazione organica della
Asl di Teramo rispetto a quelle delle altre Asl
d’Abruzzo (l’organico della ASL di Teramo è
inferiore di oltre 700 unità rispetto la media
delle altre ASL) penalizzando così una intera
comunità ed alimentando così la mobilità
passiva.
Oltre a NON DIRE, cosa ben più grave è che la
REGIONE NON FA:
La Regione Abruzzo NON FA una legge che
consenta la stabilizzazione dei precari in
sanità, a differenza di quanto avvenuto in
diverse regioni d’Italia, continuando a rendere
precaria la condizione lavorativa di figure
necessarie a garantire i Livelli Essenziali di
Assistenza previsti per legge.
La Regione Abruzzo NON FA le nomine dei
componenti le commissioni che devono
selezionare i dirigenti medici per
procedere a nuove assunzioni tenendo di fatto
bloccate le già eseguite possibilità di
assunzioni della ASL di Teramo.
Questo stato di cose non può non insinuarci il
dubbio che si voglia continuare a soffiare fumo
negli occhi dei cittadini, esaltando le
insufficienti e doverose assunzioni alla ASL di
Teramo per continuare a mortificare la Sanità
pubblica della Provincia di Teramo.
Oggi come in passato la scrivente organizzazione
sindacale è impegnata nella difesa di un
Servizio Sanitario Pubblico ed universale e, se
il governo vuole davvero assicurare i nuovi
Livelli Essenziali di Assistenza, non si può
prescindere dalle assunzioni del personale
necessario, pertanto chiediamo alla Regione
Abruzzo di aprire subito un tavolo di confronto
con le rappresentanze dei lavoratori, perché i
cittadini della Provincia di Teramo non debbano
vivere sulla propria pelle la differenza tra
sistemi sanitari territorialmente adiacenti e
soprattutto chiediamo che la Regione Faccia
quello che può fare nell’immediato: una
legge per la stabilizzazione dei precari e
quelle nomine necessarie affinché la ASL
di Teramo possa procedere all’assunzione di
dirigenti medici.
Il Segretario della FP CGIL
Teramo
Pancrazio Cordone |