TERAMO,
26.5.2017 -
Consentire alle imprese che
stanno lavorando per la ricostruzione di
incassare subito i compensi senza attendere i
tempi propri della rendicontazione e dei
pagamenti da parte degli enti preposti alla
gestione dell’emergenza: il Commissario
straordinario sisma (per i lavori dentro l’area
del cratere sisma) e quello regionale (per i
lavori fuori l’area del cratere ma riconducibili
a sisma e calamità naturali).
L’intesa di massima è stata
proposta questa mattina dalla Provincia ad una
serie di istituti bancari: per il momento hanno
risposto all’appello la Banca Popolare
dell’Emilia Romagna; la Banca Popolare di
Ancona, la Carilo; la Banca Picena Truentina; la
Banca Popolare di Bari. All’incontro era
presente anche l’Abi.
La riflessione è stata avviata
dal consigliere delegato alla viabilità, Mauro
Scarpantonio, e poi sviluppata in sinergia con
la Presidenza e con gli uffici. Attualmente i
lavori della ricostruzione vengono affidati con
il meccanismo della “somma urgenza”: l’ente non
ha le somme in bilancio ma le “rendiconta” alle
strutture Commissariali che, dopo le opportune
verifiche, le liquida; è solo a questo punto che
la Provincia può emettere i mandati di
pagamento. Un percorso amministrativo/contabile
ineludibile al quale l’impresa deve adeguarsi.
«Quello
dell’accesso al credito è un nodo più volte
affrontato, e in diverse sedi. Non è affatto
semplice da superare considerata la scarsa
liquidità delle imprese spesso dovuta proprio ai
tempi lunghi di pagamento della Pubblica
amministrazione
e, quindi, i rischi di insoluto
per le banche
- dichiara il presidente Renzo Di Sabatino
–
agli istituti di credito abbiamo chiesto
un’assunzione di responsabilità in funzione del
ruolo sociale che devono svolgere a favore del
territorio e la risposta è stata senz’altro
buona. Il meccanismo messo a punto è tale che i
rischi sono praticamente inesistenti e anche per
questo abbiamo chiesto alle banche di anticipare
il cento per cento degli importi degli importi
delle fatture».
Agli istituti di credito si
chiede di aprire apposite linee di fido nella
forma tecnica di “anticipazioni fatture”, la
garanzia è rappresentata dal conferimento, da
parte della Provincia di
«mandato
irrevocabile all’incasso di crediti certi,
liquidi ed esigibili vantati nei confronti della
Provincia». Naturalmente tassi, spese e
condizioni saranno oggetto di trattativa fra
impresa e Istituto mentre la Provincia fornirà
tutti i giustificativi del credito e la
documentazione che attesta
«l’assenza
di pignoramenti, sequestri o vincoli a qualsiasi
titolo gravanti sulla somma».
«Un
meccanismo blindato che rende certo l’incasso da
parte della banca; una certezza che con le
normali procedure di anticipazione fattura non è
garantita
– spiega il consigliere Mauro Scarpantonio
(nella foto)–
in questo momento ci sono almeno
sessanta imprese che beneficerebbero
dell’accordo: tutte quelle che stanno lavorando
per la ricostruzione delle strade danneggiate da
sisma e maltempo. Un elenco destinato ad
allungarsi e che, una volta testato, potrebbe
essere adottato per altre tipologie di lavori e
anche da altri enti». |