TERAMO, 23.8.2017
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Sono stati completati i lavori al
liceo “Milli” di via Carducci a Teramo; un
intervento che ha recuperato all’uso l’ultimo
piano dove saranno sistemate 15 aule. Questa
mattina il presidente Renzo Di Sabatino e il
consigliere delegato all’edilizia scolastica,
Mirko Rossi, hanno incontrato la dirigente
scolastica dell’Iti e dell’Ipsia di Teramo
nonché reggente del “Milli”, Stefania Nardini,
per un confronto sulle proposte alle quali
stanno lavorando i tecnici dell’ente dopo la
decisione di chiudere il “Marino”.
Com’è noto, infatti, la Provincia, dopo che sia
gli studi di vulnerabilità sismica sia le
indagini statiche hanno dato un risultato non
soddisfacente con numerosi parametri negativi,
ha deciso di chiudere l’Ipsia e di trasferire
altrove gli studenti. «Bisogna
trovare sedici aule che contiamo di recuperare
fra il Milli e l’Iti, naturalmente si tratta di
soluzioni temporanee perché il recupero del Comi
di viale Bovio ci consentirà di poter contare su
ampi spazi e di ripensare la collocazione degli
istituti sulla base delle esigenze emerse in
questi anni: dalla necessità, prioritaria, di
garantire la sicurezza a quella di pianificare
in maniera più logica l’uso delle strutture
esistenti sulla base dell’andamento delle
iscrizioni»
ha dichiarato a
margine della riunione il presidente Renzo Di
Sabatino.
Per quanto riguarda l'Ipsia, come sottolineato
dalllo stesso Presidente, saranno i tecnici a
valutare se ci sono le condizioni per recuperare
la struttura con un intervento di
ristrutturazione e di adeguamento.
La prossima settimana, come spiega Mirko Rossi,
andrà in gara il progetto di miglioramento
sismico del Comi
«che
porterà l’indice di vulnerabilità sismica
dell’intera struttura del corpo più antico,
quello frontale, allo 0,80. Qui recuperiamo uno
spazio “sicuro” per una popolazione studentesca
di circa oltre 800 persone. Un intervento
significativo, quindi, non un semplice
restyling, che sarà realizzato nei prossimi
mesi». |