TERAMO, 28.1.2017
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La Provincia, con una nota
ufficiale al Sindaco di Teramo, ha fatto sapere
che è pronto a riaprire domani gli istituti
superiori del capoluogo; unica eccezione il
liceo statale “Milli” dove bisogna completare il
trasloco delle aule dal secondo al primo piano,
la scuola riaprirà giovedì 2 febbraio.
Nel liceo di via Carducci, anche
questo certificato in A dall’ispezione della
Protezione Civile, c’è un problema di
infiltrazioni d’acqua da sanare. |
TERAMO, 28.1.2017
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Completate le verifiche di
agibilità della Protezione Civile sugli edifici
scolastici di competenza della Provincia. Tutte
le scuole superiori risultano agibili e
classificate in A nel modello AEDES; per
assicurare i lavori di pulizia e il corretto
funzionamento degli impianti rimarranno chiuse,
come da ordinanza comunale, fino al 31 gennaio e
riapriranno mercoledì primo febbraio. |
TERAMO, 26.1.2017
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Ministero dell'istruzione e
Ufficio scolastico regionale sono preoccupati
per la mancanza di continuità didattica, una
situazione che perdura dall'inizio dell'anno.
Questa mattina Comune di Teramo, Provincia e
Ufficio scolastico hanno fatto il punto con i
Dirigenti di scuole primarie e secondarie
rispetto allo stato delle strutture e all'agenda
delle riaperture alla presenza del dirigente
dell'Ufficio scolastico provinciale,
Massimiliano Nardocci, e di una ispettrice del
Ministero anche in vista della riunione che si
svolgerà domani al Parco della Scienza, alle ore
15.30, convocata dalla Regione Abruzzo.
Il sindaco Maurizio Brucchi ha affermato che le
scuole, a Teramo, saranno riaperte solo al
termine delle verifiche della Protezione Civile
e che per le primarie inagibili ha già fatto
richiesta di MUSP, moduli prefabbricati, quali
sedi alternative.
Negli Istituti superiori sono in corso da ieri i
sopralluoghi della Protezione Civile, quelle
controllate fino ad ora - il Forti, il Pascal e
la succursale del Comi che ospita lo Scientifico
- sono tutte classificate in A, lesioni non
strutturali che non comportano la inagibilità.
Oggi si stanno compiendo sopralluoghi all'Iti,
all'Ipsia, al Liceo Scientifico e all'Artistico.
Nel frattempo sono stati disposti i lavori di
sistemazione laddove necessari.
«Se non ho scuole dichiarate inagibili dalla
Protezione Civile non posso ottenere dei moduli
prefabbricati, inoltre, gli istituti, hanno
mediamente lo stesso grado di vulnerabilità e
quindi dovrei chiedere i MUSP per tutti e
parliamo di migliaia di studenti. Impensabile.
Ci vorranno tre o quattro mesi per completare le
certificazioni di vulnerabilità per ciascun
edificio sprovvisto, con quello possiamo stilare
il piano degli investimenti sulla base di una
priorità stabilita con criteri oggettivi.
Esiste, innegabile, il problema delle scelte da
fare nell'immediato, delle responsabilità da
assumersi considerate le allerte che si
susseguono. Per ora stiamo dentro un protocollo
definito, quello della Protezione Civile, stiamo
tutti agendo sotto il peso di numerose emergenze
e credo che le decisioni vadano assunte insieme
a tutte le altre istituzioni che stanno operando
in questa filiera. Quello che dobbiamo fare è
accelerare i processi rispetto agli scenari». |