TERAMO,
9.6.2017 -
La tabella degli organici 2017/2018, arrivata
sul tavolo degli uffici scolastici abruzzesi,
sta allarmando il mondo della scuola e quello
dei sindacati. Ci sono 69 docenti in meno, 18
solo nella provincia di Teramo. I sindacati, che
avevano avuto rassicurazioni circa la conferma
degli organici in considerazione della
particolare situazione delle aree terremotate,
hanno stigmatizzato questa scelta in numerose
note ufficiali. Il presidente Renzo Di Sabatino,
dopo una serie di incontri con sindacati e
operatori del mondo della scuola, ha scritto
alla ministra della Pubblica istruzione, Valeria
Fedeli, chiedendo conto di quanto sta accadendo
e proponendo un confronto sulle ragioni
dell’Abruzzo.
«In questi mesi avete dialogato con le
organizzazioni sindacali sulla questione del
congelamento degli organici
–
scrive il Presidente
-
le assicuro che si tratta di problema di grandi
proporzioni che travalica gli aspetti, già di
per sé di notevole rilievo, connessi alla
didattica, alla formazione, al dimensionamento
scolastico, provvedimento amministrativo
quest’ultimo che vede direttamente coinvolta la
Provincia. La situazione emergenziale che ancora
viviamo – tenga conto che i processi di
ricostruzione sono appena all’inizio e dureranno
anni – ha profondamente scardinato, come accade
sempre in questi casi, consolidate dinamiche
sociali che a loro volta si riflettono sulle
dinamiche urbane e urbanistiche dei territori,
sulle politiche dei servizi a partire da quelle
per la mobilità. Dobbiamo fare i conti con
luoghi e cittadine spopolate, e con luoghi e
cittadine sovraffollate. In queste condizioni il
taglio di 69 docenti in Abruzzo, 18 solo nella
provincia teramana, la più colpita dalle
calamità naturali appare come un atto
sconsiderato, di mera “burocrazia difensiva”
come si suol dire, assolutamente avulso dalla
realtà. E per questo incomprensibile».
Le previsioni della Tabella degli organici
appare in totale contraddizione con la nota del
direttore generale del Ministero, Maria
Maddalena Novelli (nella nota 0021315 del
15.05.2017) laddove viene esplicitamente
previsto che: “Per quanto riguarda le aree
interessate dai recenti eventi sismici sono
mantenute le classi attivate nei comuni colpiti,
anche con parametri inferiori a quelli previsti
dalla normativa vigente ed è possibile attivare
ulteriori classi nei comuni che hanno accolto
gli studenti delle zone terremotate, nei limiti
delle norme specifiche in via di definizione”. |