TERAMO,
18.9.2017 -
Dalla fine dello scorso anno la D.I.G.O.S. ha
avviato attività investigativa nei confronti di
un cittadino pakistano, S.M. di 27 anni.
L’attività è iniziata dopo la segnalazione che
una donna rumena avrebbe avuto una relazione con
il predetto, che sul profilo face book
dell’uomo vi erano immagini inneggianti al
Jihad.
Si riscontrava così la presenza di numerosissime
foto ed immagini inneggianti al Jihad
violento, all’Isis e a vari gruppi ed esponenti
del radicalismo islamico, contro Stati Uniti,
Israele e India, oltre a varie foto di diverse
tipologie di armi.
Il cittadino pakistano, richiedente asilo, di
religione musulmana, era giunto dalla Francia in
Italia nel marzo 2015, stabilendosi a
Campobasso. Recentemente si era poi trasferito a
Giulianova presso l’abitazione della fidanzata,
per poi tornare a Campobasso a fine maggio.
Negli ultimi giorni di luglio lo straniero era
tornato a vivere con la donna in un appartamento
di Teramo.
Dall’attività info investigativa, svolta in
collaborazione con la Polizia Postale del
Compartimento “ Abruzzo”, si è riscontrato un
indubbio “oltranzismo religioso”, comprovato in
particolare dalla presenza di allarmanti foto ed
immagini sopra menzionate su facebook,
chiaramente ed inequivocabilmente indicative di
un’adesione, quanto meno ideologica, al
terrorismo di matrice religiosa islamica, atteso
che comunque non sono emersi riscontri
relativamente a progettualità ostili o
collegamenti con organizzazioni terroristiche.
Visti i concreti e chiari indicatori di
pericolosità, la Commissione Nazionale per il
diritto di asilo aveva anche disposto la revoca
della protezione sussidiaria e,
conseguentemente, la Questura di Campobasso,
decretava il rifiuto del rilascio del permesso
di soggiorno.
In data 15 settembre u.s., a conclusione
dell’attività investigativa, personale della
D.I.G.O.S. di Teramo, della Polizia Postale e
con la collaborazione della D.I.G.O.S di
Campobasso, su decreto della D.D.A. di L’Aquila
che ha coordinato le indagini, ha potuto
accertare anche il pakistano occultava il
proprio passaporto presso un connazionale
dimorante in un Centro di accoglienza nella
provincia di Campobasso, con l’evidente scopo di
evitare un’eventuale l’espulsione immediata dal
Territorio Nazionale. hanno effettivamente
rinvenuto presso l’abitazione dell’amico.
Previo nulla osta dell’Autorità Giudiziaria, il
Sig. Prefetto di Teramo ha emesso quindi il
decreto di espulsione dal Territorio Nazionale
in quanto lo straniero è stato ritenuto
“pericoloso per la sicurezza e la tranquillità
pubblica”.
Su provvedimento
del Questore, l’uomo è stato accompagnato
presso il Centro Permanenza e Rimpatri – CPR di
Torino, in attesa di essere rimpatriato nel
paese di provenienza. |