ROSETO
DEGLI ABRUZZI,
6.3.2017 -
Lo
scorso 5 aprile abbiamo presentato un
emendamento al Bilancio di Previsione 2017 che
sarà discusso nel corso del Consiglio Comunale
già convocato per mercoledì 12 aprile, con
inizio alle ore 19:00, poiché siamo seriamente
preoccupati per l’enorme, spropositato e non
motivato aumento della TARI deciso
dall’Amministrazione Di Girolamo-Ginoble per la
Città di Roseto degli Abruzzi che rischia di
mettere in ginocchio definitivamente tante
famiglie, già in difficoltà, e soprattutto le
piccole e medie imprese che operano sul nostro
territorio che, a questo punto, potrebbero
decidere di trasferirsi o chiudere
definitivamente, visto che gli aumenti più
sostanziosi delle tariffe sono proprio quelli
relativi alle attività economiche, che sfiorano
il 40%.
Già in sede
di approvazione del PEF, Piano Economico
Finanziario, 2017 e di conseguenza delle tariffe
della TARI volute dall’Amministrazione
monocolore Pd con delle scelte prive di reali
giustificazioni, tant’è che nei documenti che ci
sono stati messi a disposizione nel PEF stesso,
della TARI non esiste un allegato da cui si
evincono le modalità di calcolo di questo
accantonamento di circa 961 mila euro per
crediti inesigibili, tutte le opposizioni in
maniera compatta hanno, con puntualità e con
riferimenti di carattere normativo ed
interpretativo, dimostrato che questo aumento si
poteva e si può ancora evitare. Purtroppo il
Sindaco, Sabatino Di Girolamo e l’Assessore al
Bilancio, Antonio Frattari, non hanno voluto
sentire ragioni e hanno deciso di andare avanti
su questa strada, ovvero quella dell’aumento dei
costi sui rifiuti per oltre 1,3 milioni di euro
con un corrispondente aumento delle tariffe
della TARI a carico di famiglie e imprenditori.
Noi invece
sosteniamo e continueremo a farlo anche in
Consiglio Comunale, forti peraltro dei
riferimenti normativi e interpretativi da parte
di fonti autorevoli, quali Anci, Il Sole 24 Ore
e Corte dei Conti, che si può evitare questo
inasprimento sproporzionato della TARI grazie ad
una serie di semplici accorgimenti, ovvero
evitando la maggiore spesa
sull’esternalizzazione dello spazzamento, pari a
300 mila euro, evitando l’accantonamento
ingiustificato nel PEF della somma per quote
inesigibili calcolata in base al decreto
legislativo 118/2011, anziché in base al dpr
158/1999 che stabilisce le voci da inserire nel
PEF del servizio rifiuti. Una confusione enorme
che Roseto degli Abruzzi non si può permettere,
tenendo anche conto che i costi scenderanno
ancora di oltre 100 mila euro nel 2017 per
effetto della Eco-tassa non più dovuta in quanto
il Comune di Roseto ha raggiunto, nel 2016, il
70% della raccolta differenziata grazie al porta
a porta e ai cittadini e alle imprese che, tutti
i giorni, lavorano per differenziare il più
possibile i rifiuti.
Pertanto,
in base a queste considerazioni che ci
riserviamo di sostenere anche con eventuali
ricorsi al Tribunale amministrativo per
l’illegittimità delle tariffe così calcolate,
chiediamo all’Amministrazione Di
Girolamo-Ginoble di tornare sui propri passi
confermando le tariffe dello scorso anno con
eventuale adeguamento da eseguire entro il 31
luglio in sede di verifica degli equilibri di
bilancio.
L’equazione
“tartassiamo” i cittadini con la TARI perche le
amministrazioni precedenti non hanno riscosso i
crediti promossa dal monocolore Pd che governa
la Città è completamente fuori luogo perché è
stato dimostrato, nel corso dell’ultimo
Consiglio Comunale, come siano state
regolarmente attivate tutte le procedure
previste dalla legge e dal regolamento comunale
sulle entrate per la riscossione dei crediti. E
poi, secondo questa logica dettata dal primo
cittadino e dall’Assessore al Bilancio, se per
assurdo nel 2017 nessuno dovesse pagare la TARI,
nel 2018 avremmo il raddoppio dei costi su cui
calcolare la TARI passando da 6.6 milioni a 13.2
milioni?
Purtroppo
l’Amministrazione Di Girolamo-Ginoble non solo
non sta producendo niente di buono per Roseto
degli Abruzzi, “campando” dopo più di nove mesi
ancora di rendita da quello che è stato prodotto
in passato, ma ora decide pure di “tartassare”
senza un valido motivo i cittadini e le imprese
locali, portando avanti una campagna di nuove
assunzioni di due Dirigenti, che costano
ciascuno circa 87 mila euro annui, grazie anche
a questo aumento delle tasse. Nell’emendamento
da noi presentato, infatti, il costo di uno dei
due dirigenti viene eliminato a favore del non
aumento delle tariffe delle mense scolastiche e
della colonia anziani che sarebbero, quindi, da
lasciare invariate, nonché a favore di maggiori
somme da stanziare per l’inclusione sociale di
cittadini in grande difficoltà.
Non sfugga
infatti che, se è pur vero che i maggiori
introiti legati all’aumento della TARI non
possono essere usati direttamente per le
assunzioni, questi producono maggiori entrate
tali, appunto, da rendere possibili nuove
assunzioni “magari” a chiamata diretta!
Le scelte
fatte dall’Amministrazione comunale sono
incomprensibili e ciò che lascia senza parole è
che queste scelte pesano davvero in modo
eccessivo nelle tasche della gente che non ne ha
più. Questo è un momento in cui una buona
amministrazione deve fare tutto ciò che è
possibile per alleggerire e aiutare famiglie e
imprese a superare le difficoltà , invece a
Roseto degli Abruzzi si fa esattamente il
contrario. Sappia, allora, l’Amministrazione Di
Girolamo-Ginoble che le opposizioni faranno
tutto ciò che consentito dalla legge per
impedirlo. |