ROSETO
DEGLI ABRUZZI,
10.1.2017 -
«Dopo
aver comunicato con largo anticipo la
predisposizione di un “eccellente” Piano Neve in
cui sembrava che fossero state attivate tutte le
misure atte ad affrontare, nel migliore dei
modi, l’annunciato arrivo del brutto tempo su
tutta la costa adriatica, è invece bastata una
piccola nevicata, se paragonata ad esempio a
quella del 2012 quando ci furono ben due
settimane di neve abbondante, a mandare in tilt
tutta l’organizzazione predisposta
dall’Amministrazione rosetana» dichiara il
Capogruppo di Avanti X Roseto, Enio Pavone.
«A
conti fatti è mancato soprattutto il
coordinamento da parte del primo cittadino,
Sabatino Di Girolamo, che per legge in questi
casi assume i poteri di capo e guida della
Protezione Civile ed è quindi responsabile di
tutte le attività da svolgere sul territorio”
prosegue l’ex Sindaco rosetano. “Invece
abbiamo avuto nei giorni 6, 7 e 8 gennaio il
Comune addirittura chiuso, il centralino del
Municipio che squillava a vuoto, visto che non
vi era nessuno, il Sindaco non raggiungibile,
considerato che sul sito istituzionale non è
presente il suo cellulare istituzionale a cui la
cittadinanza avrebbe potuto rivolgersi, e la
nostra Città in balia di sé stessa nonostante la
buona volontà di alcuni dipendenti comunali e
dei volontari della locale Protezione Civile»
sottolinea Pavone.
«Ma
la ciliegina sulla torta è stata la gestione
delle ordinanze sulla chiusura delle scuole.
Prima si è pensato di chiuderle per la giornata
di lunedì 9 gennaio, poi sono state riaperte per
la giornata di oggi, ma senza il servizio di
scuolabus lasciando tanti ragazzi “a piedi”,
malgrado la Protezione Civile regionale avesse
diramato, già dal pomeriggio di ieri, una nuova
allerta meteo, che tra l’altro era disponibile e
consultabile per tutti i sindaci dei territori
interessati e regolarmente pubblicata sui siti
preposti. Poi oggi al danno del maltempo,
annunciato, ma ignorato dai vertici
dell’Amministrazione Di Girolamo, si è unita la
beffa con tanti ragazzi che hanno trovato le
aule fredde nelle scuole e negli asili, visto
che nessuno aveva pensato di controllare ed
accendere almeno due giorni prima gli impianti,
condizione che ha costretto tanti genitori ad
andare a riprendere i propri figli, soprattutto
i più piccoli. Per domani, mercoledì 11 gennaio,
le scuole sono state nuovamente chiuse e per il
futuro si vedrà visto che a Roseto degli
Abruzzi, da questo punto di vista, si naviga a
vista” conclude Pavone.
“Questo ci
dice tutto di come questa emergenza neve sia
stata gestita in maniera superficiale e
schizofrenica da questa Amministrazione. Sarebbe
stato infatti normale attivare, già nella
mattinata di giovedì 5 gennaio e come si è
sempre fatto in passato, una “unità di crisi”
presso la sede comunale con la costante presenza
del primo cittadino, degli assessori, del
comandante della Municipale, dei Dirigenti
comunali e di tutte le associazioni locali di
volontariato, compresa la Croce Rosse che a
quanto mi risulta pare non sia stata per niente
coinvolta, al fine di essere punto di
riferimento costante per i cittadini e assumere
le decisioni necessarie per la collettività a
seconda delle condizioni atmosferiche e delle
informazioni ricevute da parte degli enti
preposti. Si è invece preferito lasciare ogni
cosa al caso dimostrando poca dedizione e poca
passione. Tra l’altro non è stato nemmeno
comunicato quando e se è stato attivato il COC,
ovvero il Centro Operativo Comunale, condizione
necessaria tra l’altro anche per eventuali
richieste di risarcimento danni per le calamità
naturali». |