TERAMO,
24.6.2019 -
«Occorre, subito, una proroga per la
ricostruzione "leggera", dato che il termine di
scadenza al 31 dicembre 2018, per la richiesta
di contributo di ricostruzione per gli edifici
danneggiati dal sisma e
classificati con danni lievi, “esito B”, già
previsto dalla L. n. 205 del 27 Dicembre 2017
art. 1 co. 1120, lett. “a”, è stato prorogato
alla data del 30 Giugno 2019 con D.L. n. 61 del
25 luglio 2018, art. n. 1, co. 2 bis».
Lo afferma il presidente dell'Ordine degli
Architetti PPC
della provincia di Teramo, Raffaele Di Marcello.
«Tale
termine è stato indicato come perentorio e,
quindi, c'è il rischio che non ci siano proroghe
- avverte Di Marcello -
ma sono pochissime le pratiche presentate, anche
a causa di incertezze normative e, quindi, è
necessario portare la scadenza almeno al 31
dicembre prossimo».
Ma il presidente dell'Ordine lancia un altro
appello:
«Leggiamo di soggetti che, probabilmente in
buona fede, affermano di avere la soluzione per
la velocizzazione delle procedure e di altri
che continuano ad addossare presunte colpe ai
tecnici, che non presenterebbero pratiche
corrette o non presenterebbero le
integrazioni richieste. Credo che, in questo
momento, non ci sia bisogno di estemporanee
prese di posizione o ricette improbabili, che
dimostrano, tra l'altro, di ignorare il lungo e
continuo lavoro che le istituzioni, Ordini e
Collegi professionali in primis, hanno svolto e
stanno svolgendo a tutti i livelli, partecipando
a tavoli di lavoro nazionali, regionali e
locali; organizzando, insieme ad ANCE, momenti
formativi per i tecnici; avanzando proposte
normative ed operative».
«Siamo
vicini
- continua l'Arch. Di Marcello -
ai sindaci del cratere e a tutte le istituzioni,
e continueremo a supportarle, pur
nella schiettezza dei rapporti che, ad oggi, ha
contraddistinto gli enti ordinistici. Solo uniti
si riusciranno a superare le criticità che,
da quasi tre anni, caratterizzano la
ricostruzione e che, purtroppo, ancora
permangono. Invitiamo, quindi, chiunque voglia
collaborare a riportare la propria azione
nell'ambito istituzionale, evitando spettacolarizzazioni
utili solo a dare brevi momenti di notorietà
a singoli soggetti».
«Chiediamo,
inoltre, a sindaci, al presidente della
Provincia e al Governatore della Regione Abruzzo
- conclude il Presidente degli Architetti -
pur mantenendo alta l'attenzione sulla
ricostruzione, di andare oltre la fase
emergenziale portando avanti azioni strutturali
per
la rinascita dei territori dei crateri sismici
2009/2016, puntando al coordinamento delle
attività post sisma e della
pianificazione ordinaria. Occorre una strategia
non solo per la ricostruzione ma per riportare
vita e attività in Abruzzo e, in particolare, in
tutti i Comuni della provincia di Teramo. I
tecnici sono, come sempre, a disposizione, sia
nell'emergenza che nella quotidianità; sta
alla politica utilizzare, o meno, le nostre
competenze». |