TERAMO,
12.6.2019 -
«Lo
abbiamo scritto già un anno fa: la sicurezza non
va in vacanza, e la questione della sicurezza
delle scuole deve essere una priorità a tutti i
livelli amministativi»
Lo ricorda l'Ordine degli Architetti PPC della
provincia di Teramo, per tramite del suo
presidente, l'Arch. Raffaele Di Marcello.
«È
nel 2003, con l’OPCM n.3274, che il Governo ha
introdotto, per la prima volta, l’obbligo di
valutazione di vulnerabilità sismica
sul patrimonio edilizio pubblico. Il 31 dicembre
2018, dopo 15 anni, e numerose proroghe, è
scaduto il termine ultimo per la verifica degli
edifici di interesse strategico e rilevanti,
posti in zona 1 e 2
- continua l'Arch. Di Marcello -
Ora è indispensabile che le amministrazioni
locali si concentrino sull’esecuzione di
verifiche sismiche negli edifici posti in zone
meno rischiose, come le zone 3 e 4».
«Dopo
10 anni dalle Norme Tecniche delle Costruzioni (NTC)
del 2008 e tre sismi con conseguenze distruttive
per gli edifici, il 2018 ha visto anche la
pubblicazione delle nuove Norme Tecniche delle
Costruzioni, le quali danno ancora più
importanza alle verifiche sismiche sugli
edifici esistenti - evidenzia il presidente
dell'Ordine - Tra l'altro il Governo, il 29
dicembre 2017, ha firmato il Decreto
Interministeriale concernente l’attuazione
dell’art.1, comma 160 della legge n.107/2015. Tale
decreto obbliga gli enti pubblici a conoscere
l’indice di sicurezza sismica degli edifici
scolastici, al fine di richiedere e
ottenere finanziamenti statali per l’esecuzione
di qualsiasi intervento sugli edifici: dal
miglioramento energetico al miglioramento
sismico».
«È
quindi importante effettuare, dove ancora non
fatto, le verifiche di vulnerabilità sismica
degli edifici strategici, scuole in primis, e
di conseguenza procedere alla messa in
sicurezza, anche tramite demolizione e
ricostruzione o delocalizzazione, di quegli
edifici che non garantiscono la salvaguardia
dell'incolumità degli occupanti. La sicurezza
non va in vacanza, e a settembre troveremo quasi
tutte le scuole nelle stesse condizioni, per la
maggior parte critiche, degli anni passati. Non
solo sicurezza sismica, ma anche
sicurezza antincendio, assenza di criticità
strutturali e distributive, idoneità degli
ambienti alle funzioni svolte, salubrità dei
siti; tutti elementi che, in edifici privati, lo
Stato controlla sanzionandone la
mancanza, mentre per
le strutture pubbliche si continua a far finta
di non vedere».
Questo l'appello lanciato dall'Ordine degli
Architetti PPC della provincia di Teramo che
sollecita "i Sindaci, il Presidente
della Provincia, il Governatore della Regione e
tutti i parlamentari del territorio a fare,
ognuno per le proprie competenze, la propria
parte, anche
con azioni eclatanti, onde assicurare la
sicurezza degli edifici che
ospitano scuole, ospedali e uffici.
«La
ricostruzione
- conclude Di Marcello -
ha necessità di tempi certi e celerità, ma anche
di punti fermi, come la sicurezza degli
edifici pubblici. Il terremoto non segue i tempi
della burocrazia nè le convenienze politiche.
Non possiamo accettare di piangere altre
vite umane, fosse anche solo per un
controsoffitto crollato. La sicurezza è
un diritto, ma anche un dovere per chi è stato
eletto per amministrare». |