ROSETO DEGLI
ABRUZZI, 13.8.2019 -
Antonio
De Micheli, irredentista, poeta,
giornalista, insegnante e scrittore, morto
all’ospedale di Pescara il 22 aprile 1964,
all’età di 83anni, visse da esule gli ultimi
anni della vita in Via Piave a Roseto degli
Abruzzi (TE). Era nato a Sebenico (oggi Croazia)
il 24 giugno 1881 ed era sposato con Giovanna
Savio Gazzoni (detta Gina o Giannina) ed
aveva due figlie: Biancamaria e Novella.
Grazie alle ricerche
del giornalista giuliese, Walter De
Berardinis, con la collaborazione dello
storico, Mario Giunco, già funzionario
del settore cultura del comune di Roseto degli
Abruzzi, è stata riportata alla “luce” la lapide
rimossa, visto che giaceva sotto un fondaco
nella stessa casa in cui visse fino agli ultimi
giorni di vita insieme all’altro giornalista e
scrittore teatino, Donatello D'Orazio (Chieti
1896 - Roseto degli Abruzzi 1986).
Oggi la lapide è
custodita da uno dei proprietari dell’immobile,
la Sig.ra Lidia Panicciari, la stessa si
è resa disponibile per il restauro e
ricollocazione originaria del manufatto, in
attesa che gli autori della scoperta
cercheranno, con l’aiuto di enti privati e
pubblici, di restaurare la lapide e ricollocarla
nello stesso posto. Le ricerche sul poeta sono
partite in occasione del centenario dell'Impresa
fiumana di Gabriele D’Annunzio 1919/2019, dove
furono protagonisti due Legionari giuliesi: Gaetano
Montini e Flaviano Iaconi. Il De Micheli,
sulle biografie ufficiali, viene erroneamente
citato come luogo del decesso e della residenza
la città di Giulianova.
Il giornalista Dalmata
arrivò a Roseto degli Abruzzi come esule, dopo i
noti fatti della fine della 2° Guerra Mondiale,
in cui ci fu l’esodo forzato degli italiani (per
etnia e lingua) dalla Venezia Giulia e dalla
Dalmazia, che porto oltre 350.000 persone a
lasciare la propria terra natia dopo
l’occupazione da parte degli uomini di Tito e
della nascente Repubblica Federativa Popolare di
Jugoslavia. A Roseto fu accolto dal collega Donatello
D’Orazio e dalla nobildonna, Angela
Scavongelli Giannuzzi. |