GIULIANOVA,
8.8.2019 -
2.000 mq complessivi di pubblico demanio
marittimo – pari alla superficie di 10 campi da
tennis – interessati da abusi, irregolarità,
difformità edilizie e occupazioni abusive: sono
questi i dati di una intensa attività di
controllo condotta lungo i comuni di Tortoreto e
Alba Adriatica dal nucleo ispettivo del locale
Comando di Guardia Costiera e dell’Agenzia del
Demanio, supportato dagli Uffici tecnici dei due
Comuni.
Sono 5 i
titolari di stabilimenti balneari segnalati
all’Autorità Giudiziaria per reati in materia
demaniale su aree sottoposte a vincolo
paesaggistico. Le ipotesi di reato riguardano
l’abusiva occupazione di suolo demaniale
marittimo, la realizzazione di innovazioni non
autorizzate sul demanio e di opere senza
permesso a costruire e senza autorizzazione
paesaggistica.
I militari
della Guardia Costiera di Tortoreto hanno
accertato, tra gli altri, l’installazione di
prefabbricati, la realizzazione di opere in
calcestruzzo gettato in opera su arenile,
ampliamenti delle superfici pavimentate
autorizzate, modifiche prospettiche, cambi di
destinazione d’uso, nonché la diversa
distribuzione dei locali interni e la
realizzazione di coperture con strutture
metalliche, nonché la posa di pareti in
cartongesso su aree di servizio completamente
interdette al pubblico. Tra gli illeciti
segnalati, un’area di 420 mq di arenile che,
invece di essere destinata ad uso pubblico, era
stata coperta con un manto sintetico dal
limitrofo stabilimento ed usata quale area
ristoro; inoltre, un altro chalet, invece che
realizzare una passerella con lastre
prefabbricate di facile rimozione, si è dotato
di una passerella in calcestruzzo posta in opera
su arenile. Le opere e le abusive occupazione
sono state oggetto di ordinanze di demolizione e
di ripristino stato dei luoghi, adottate a cura
dei Comuni.
Questi
accertamenti si sommano a quelli eseguiti nel
mese di giugno lungo il litorale tortoretano
dalla Guardia Costiera, che hanno portato alla
rilevazione di abusi e irregolarità su un’area
complessiva di 800 mq, e alla conseguente
denuncia di 4 titolari di chalet alla Procura di
Teramo.
Ancora, il
personale della Guardia Costiera, nell’ambito
del piano di controlli ambientali condotto senza
sosta nel corso dell’intero anno, ha accertato e
contestato a carico di tre palazzine lo scarico
di acque reflue domestiche non autorizzato,
rilevando il mancato allaccio delle stesse alla
pubblica rete fognaria, pur presente nelle
immediate vicinanze, con sanzioni che possono
variare complessivamente dai 18.000 ai 180.000
€.
«L’efficacia
dell’attività di controllo sul pubblico demanio
marittimo – afferma Claudio Bernetti,
Comandante della Capitaneria di porto di
Giulianova che sovrintende l’intera costa
teramana – trova la propria massima
espressione nella collaborazione tra Guardia
Costiera, Agenzia del Demanio e Amministrazioni
comunali. Il contrasto agli abusi demaniali
assume carattere prioritario e strategico perché
rappresenta una forma di tutela dei tanti
operatori onesti del settore, garantendo
all’intero settore la necessaria cornice di
legalità, il rispetto dei titoli concessori e la
corresponsione di canoni rispondenti agli
effettivi benefici tratti dalle proprie
attività».
L’attività
di controllo lungo l’intera fascia costiera
teramana è attualmente in corso e, soprattutto,
continuerà sotto il coordinamento della
Capitaneria di porto di Giulianova, a tutela dei
corretti usi del demanio marittimo. |