GIULIANOVA,
11.8.2019 -
Ancora la Val Vibrata al centro dell’attività di
polizia ambientale condotta dal nucleo ispettivo
composto da personale della Guardia Costiera di
Giulianova e del Distretto ARTA di Teramo.
Questa volta, i militari operanti – con il
supporto tecnico di operatori della Ruzzo Reti,
hanno dapprima individuato e poi ispezionato un
apprestamento industriale dedito alla
lavorazione di derivati minerali per la
realizzazione di componenti della grande
industria, per verificarne il rispetto delle
normative ambientali.
All’atto
della verifica, volta ad accertare la regolarità
della gestione delle acque di prima pioggia, i
militari hanno rilevato che, già da diversi
anni, la ditta non risultava essersi dotata di
alcun sistema di gestione delle acque meteoriche
sul vasto piazzale ricompreso nel proprio
stabilimento e in corrispondenza del quale
venivano movimentati e stazionavano i prodotti
della lavorazione.
Detti
prodotti, a contatto con la pioggia e gli
elementi patogeni, originavano significativi
quantitativi di acque reflue inquinate che, in
ragione della mancanza della predisposizione
all’allacciato fognario e dell’assenza di un
alternativo sistema di canalizzazione e
depurazione, configuravano l’ipotesi di
tracimazione nelle limitrofe aree pubbliche per
un successivo convoglio nei canali delle acque
bianche comunali, confluenti a loro volta in un
fosso collegato direttamente al mare e privo di
ogni passaggio depurativo.
Per il
concreto rischio di spargimento di sostanze
pericolose alla luce dell’accertamento di
scarichi di acque reflue industriali non
autorizzati, è scattata la segnalazione del
titolare della Società all’Autorità Giudiziaria,
oltre all’imposizione di stringenti prescrizioni
asseverate dall’ARTA, necessarie per poter
continuare la regolare attività produttiva: tra
queste, la realizzazione di un adeguato impianto
di raccolta delle acque reflue industriali, o
l’installazione di un idoneo sistema di
trattamento delle acque per l’avvio delle stessa
all’iter depurativo necessario a contenere i
rischi di dilavamento delle sostanze pericolose
lavorate.
«Il
pieno recupero ambientale della Val Vibrata
– afferma Claudio Bernetti, Comandante della
Capitaneria di porto di Giulianova che
sovrintende l’intera costa teramana –
costituisce la sfida più importante per le
amministrazioni che, come la Guardia Costiera,
operano per questa costa e hanno a cuore
l’ambiente. L’attenzione resterà alta e i
controlli continueranno per garantire un
adeguato livello qualitativo delle acque;
elemento cruciale per una ampia serie di
attività produttive e nevralgiche per l’intero
comparto marittimo costiero teramano, come la
pesca e il turismo balneare». |