GIULIANOVA,
23.7.2019 -
Continua incessante l’attività di controlli sul
demanio marittimo della Guardia Costiera di
Giulianova e dei suoi uffici marittimi
dipendenti, nell’ambito del territorio costiero
della Provincia di Teramo.
In
particolare, militari dell’Ufficio Marittimo di
Roseto degli Abruzzi, al termine di
un’articolata attività di verifica per il
contrasto all’abusivismo edilizio e per il
rispetto delle aree del demanio sottoposte a
vincolo paesaggistico, hanno accertato il
permanere di alcune opere di uno stabilimento
balneare ispezionato diversi anni prima
unitamente all’Agenzia del Demanio, colpite da
un’ordinanza di demolizione del Comune.
Nella
precedente ispezione, infatti, il personale
della Guardia Costiera di Roseto aveva rilevato
numerose difformità edilizie a seguito della
ristrutturazione dello stabilimento balneare in
questione. Tra queste: l’ampliamento della
piattaforma coperta di mq. 120,00 oltre quelli
autorizzati, il cambio della destinazione d’uso
del locale WC riservato ai portatori di Handicap
e di un locale destinato ad attività ludiche,
entrambi frazionati irregolarmente per ricavare
una cucina e altri ambienti. Ancora, un
ampliamento della superficie totale coperta del
corpo principale, il cambio della destinazione
d’uso di alcuni locali interni inizialmente
destinati a cabine e poi divenuti WC, nonché la
realizzazione di cabine ulteriori rispetto a
quelle autorizzate.
Nella
circostanza, infatti, si accertava l’avvenuta
ristrutturazione edilizia dello stabilimento in
assenza dei titoli autorizzativi previsti,
nonché la totale difformità rispetto alla
progettazione presentata; circostanze, queste
ultime, che non permettevano allo chalet di
ottenere la certificazione di conformità
edilizia e di agibilità, (documentazione
essenziale per la certificazione delle
condizioni di sicurezza, igiene, salubrità
dell’edifico e degli impianti), pur avendo
continuato ad essere aperto al pubblico e ad
operare.
Per il
concessionario è scattata la segnalazione
all’Autorità Giudiziaria per i reati di
innovazioni abusive sul demanio marittimo, abuso
edilizio, distruzione o deturpamento di bellezze
naturali per aver edificato su area demaniale
marittima dichiarata di notevole interesse
pubblico senza l’autorizzazione paesaggistica,
nonché per falsità ideologica commessa dal
privato e truffa. Fattispecie, queste ultime,
contestate anche ai due precedenti gestori dello
stesso stabilimento susseguitisi negli anni,
ritenuti responsabili di aver certificato
falsamente la SCIA presentata al Comune per lo
svolgimento delle attività commerciali.
«L’attività
di controllo su pubblico demanio marittimo –
afferma Claudio Bernetti, Comandante della
Capitaneria di porto di Giulianova che
sovrintende l’intera costa teramana –
condotta in maniera sincrona con l’Agenzia del
Demanio, continuerà, a tutela di una realtà
costiera che, proprio in ragione
dell’elevatissima qualità dei servizi offerti,
ben oltre gli obblighi di legge, non può
permettere che si verifichino abusi a danno del
demanio». |