NERETO,
4.11.2019 -
Un
ordine del giorno per coinvolgere i capigruppo
in Consiglio regionale che impegni la Giunta a
emettere un provvedimento che preveda un
contributo una tantum da parte dalla Regione
Abruzzo a favore degli orfani da femminicidi,
finalizzato a borse di studio per finanziare
progetti di orientamento, formazione, e sostegno
per l’inserimento degli stessi nell’attività
lavorativa.
La
proposta, “consegnata” dalla presidente del
Partito Democratico abruzzese Manola Di Pasquale
al capogruppo in Consiglio regionale Silvio
Paolucci, è emersa dall’iniziativa “Al nostro
posto, ovunque”, organizzata a Nereto, in
provincia di Teramo, dalle Democratiche e dal Pd
regionali. A Nereto il mese scorso Mihaela Roua
è stato vittima di femminicidio. Assieme a
sindaci, amministratori e rappresentanti delle
organizzazioni e dei centri contro la violenza e
a tutela delle donne, è intervenuta la Senatrice
Valeria Valente, presidente della Commissione
parlamentare d’inchiesta sul femminicidio.
«Il Femminicidio
– ha detto Valente -
è il solo reato violento che non conosce crisi:
nel nostro Paese muore una donna ogni due
giorni, per mano di un uomo violento. Nelle
ultime settimane abbiamo assistito ad una vera e
propria escalation di violenza, tanto che come
commissione di inchiesta sul Femminicidio
abbiamo pensato di coinvolgere in prima persona
il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. La
violenza di genere è un fenomeno strutturale e
come tale va affrontato con una sinergia di
sforzi che deve coinvolgere le istituzioni e la
società tutta».
Il
segretario del Pd Abruzzo Michele Fina ha
sottolineato:
«Dedichiamo questo 4 novembre alle
donne nelle nostre Forze Armate. Non è un caso
il giorno e il luogo che abbiamo scelto. Qui ed
ora è più evidente il principale guasto sociale
che dobbiamo affrontare: il potere delle donne e
la volontà di dominio sulle donne. Lo scontro
plastico che abbiamo davanti vede da una parte
il maschio bianco violento che cavalca le paure
e la perdita di privilegi patriarcali e
dall’altra molte donne combattive che resistono
e che inesorabilmente vinceranno. I democratici
devono essere al fianco di queste ultime».
Per la
Presidente Valente
«vincere la battaglia contro il
Femminicidio deve essere una priorità per tutti
e ci sono alcune priorità che come commissione
ci siamo posti come obiettivo: dallo sblocco
della legge sugli orfani per il Femminicidio,
per cui abbiamo chiesto direttamente
l'intervento del ministro Gualtieri e che a
giorni, finalmente, vedrà la luce, liberando
risorse che sono state ferme per quasi due anni.
L’impegno per una velocizzazione nel
trasferimento dei fondi ai centri antiviolenza:
sono ancora in fase di distribuzione i fondi per
il 2018. Senza uno snellimento delle procedure i
centri di prima accoglienza delle vittime, così
importanti, saranno sempre in affanno. Da
ultimo, ma cosa che riteniamo assolutamente
urgente e necessaria è la necessità di una
battaglia culturale per la parità di genere che
inizi sin dalla primissima eta, a partire dalle
scuole: ancora troppi sono gli stereotipi di cui
la nostra società è intrisa. Il lavoro da fare è
tanto, la strada è lunga, ma siamo certi che
l'unico modo per vincere la battaglia contro il
Femminicidio che ancora, nel 2019 , è
assurdamente tra le prime cause di morte delle
donne, sia quello di contrastare la violenza su
più livelli. con la tolleranza zero, anche a
partire dai linguaggi quotidiani».
Il richiamo
alla necessaria sinergia tra misure di
contrasto, risorse e un lavoro culturale e che
operi nella formazione è stata ricorrente negli
interventi oltre che di Manola Di Pasquale (che
ha fornito un excursus sui provvedimenti che nei
decenni hanno ottenuto le donne a tutela dei
loro diritti, molti da poco: il reato di
violenza sessuale non è più reato contro la
morale, bensì contro la persona, solo dal 1996),
in quelli del sindaco di Nereto Daniele
Laurenzi, della deputata Stefania Pezzopane (che
ha sottolineato l’importanza di simboli come
delle panchine rosse e le targhe nelle sedi
istituzionali per ricordare la necessità
dell’impegno contro la violenza sulle donne),
del consigliere regionale Dino Pepe, della
sindaca di Torano Nuovo Anna Ciammariconi in
rappresentanza delle amministratici e di
Giuliano Di Flavio in rappresentanza del circolo
Pd di Nereto. |