ROSETO DEGLI ABRUZZI, 16.1.2019 -
Nella giornata di
oggi, lunedì 18 Marzo 2019, apprendiamo in un
articolo pubblicato dal giornale il Centro lo
slittamento dell’appalto della gestione delle
mense scolastiche al comune di Roseto. Veniamo a
conoscenza con stupore, però, che non viene
menzionata minimamente la grave questione che in
questi giorni abbiamo sottoposto al comune di
Roseto e alla Prefettura riguardo il salario
delle lavoratrici.
Le ditte che
hanno vinto a Gennaio l’appalto delle mense
scolastiche al Comune di Roseto, infatti, non
vogliono riconoscere lo stesso Contratto
Collettivo Nazionale del lavoro applicato
dall’azienda cedente dell’appalto come la
normativa vigente prevede. Questa decisione, di
fatto, abbasserebbe i salari delle lavoratrici
impiegate nell’appalto delle mense scolastiche
di Roseto che, ricordiamo, hanno tutte un
contratto Part-time al 50%.
Il codice degli
appalti (Codice dei contratti pubblici D.Lgs. 50
del 2016) e le ultime guida Anac del 13 Febbraio
del 2019 sono chiarissime riguardo il
riconoscimento, in un cambio appalto, della
stessa Ral (retribuzione annua lorda) e del CCNL
di riferimento dell’oggetto di interesse
dell’appalto (riguardo la ristorazione
collettiva il contratto collettivo di
riferimento è il CCNL “Turismo Pubblici
Esercizi”). Come Organizzazioni Sindacali
abbiamo svolto diversi incontri sia con il
Comune di Roseto e sia con le aziende, ma a
nulla è servito sottolineare che il mancato
riconoscimento dei diritti delle lavoratrici in
materia di cambio appalto avrebbe penalizzato
pesantemente le lavoratrici. L’unica proposta
pervenuta da parte aziendale è stata la
riduzione delle ore alle lavoratrici, proposta
che avrebbe violato, inoltre, il disciplinare di
gara emanato dal comune di Roseto degli Abruzzi
in data 19/10/2018.
Per queste
ragioni abbiamo proclamato lo stato di
agitazione delle lavoratrici impiegate
nell’appalto delle mense scolastiche del Comune
di Roseto, attivando l’11 Marzo la procedura di
raffreddamento alla Prefettura di Teramo.
La convocazione
fissata per il 19 Marzo 2018 alla Prefettura di
Teramo è stata però rinviata dalle aziende,
ennesima dimostrazione di come si vuole
tralasciare e trascurare il problema delle
retribuzioni delle lavoratrici. |