TERAMO,
1.4.2019 -
Record di incassi
ed efficienza, ma in attesa del salario
accessorio dal 2016.
Puniti
anziché premiati. Accade ai circa 35 mila
dipendenti dell’Agenzia delle Entrate che lo
scorso anno hanno registrato un record di
incassi ma, allo stesso tempo, sono stati
penalizzati dalla mancata erogazione del salario
accessorio. Grazie alla professionalità e
all’efficienza dei suoi dipendenti, infatti,
ammonta a più di 19 miliardi l’incasso
dell’Agenzia delle Entrate nel 2018. Ma invece
di essere premiati, dal 2016 i lavoratori sono
in attesa del proprio salario accessorio. Per
queste ragioni scenderanno in piazza, il
prossimo 2 aprile, con questa motivazione: la
mancata definizione ed erogazione delle risorse
relative ai Fondi di Amministrazione 2016 e
2017. Appuntamento a Teramo, dalle 9.30 alle 12,
in Largo San Matteo.
I risultati
Portano a
16,2 miliardi gli incassi dei controlli fiscali
2018 (l’11% in più rispetto all’anno precedente
in cui si era arrivati ai 14 miliardi e mezzo),
a cui si aggiungono 3 miliardi di entrate
straordinarie, per un ammontare di 19,2 miliardi
di euro. Ottime anche le potenzialità dimostrate
nel contrasto all’evasione fiscale: in soli due
mesi sono stati bloccati ben 688 milioni di euro
di falsi crediti Iva. Valori comunicati dalla
Stessa Agenzia e dal Ministro Tria lo scorso 18
marzo, occasione nella quale più di un migliaio
di lavoratori degli Uffici di Roma ha
partecipato alla grande manifestazione unitaria
che si è svolta presso la sede dell’Agenzia, in
concomitanza con la presentazione dei risultati,
chiedendo a gran voce l’immediato sblocco delle
somme del salario accessorio anni 2016 e 2017
nonché l’immediata conclusione della terza
tranche delle progressioni economiche.
I servizi ai cittadini
Anche sul
servizio all’utenza, si registra un netto
miglioramento. Sono infatti sempre più rapidi –
e digitali – i servizi al cittadino. Nel 2018
sono stati erogati rimborsi a famiglie e imprese
per un ammontare di 17 miliardi e mezzo di euro
(+8% rispetto all’anno precedente). Cresce
l’utilizzo dei servizi online, con ben 8,4
miliardi di utenti registrati ai servizi
telematici dell’Agenzia (+20% rispetto al 2017).
Eppure
dei risultati tanto evidenti non bastano ad
invertire la rotta intrapresa dal 2016 a danno
delle lavoratrici e dei lavoratori dell’Agenzia.
Infatti da ormai 3 anni gli viene negato
l’accesso al proprio salario accessorio. Puniti
invece che premiati per l’ottimo lavoro svolto.
Queste le ragioni per cui, dopo un tentativo di
conciliazione al Ministero del Lavoro che ha
dato esito negativo, il prossimo 2 aprile
scenderanno in piazza, con tutte le sigle
sindacali al seguito per lo sciopero nazionale
di tutto il personale. |