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								GIULIANOVA, 
								12.3.2020 - 
								Era 
								il tardo pomeriggio di ieri quando, nelle fasi 
								successive al rientro dalla battuta di pesca, un 
								team di ispettori della Guardia Costiera di 
								Giulianova, in attività di verifica in ambito 
								portuale, è salito a bordo di due pescherecci di 
								stanza nel porto giuliese, accortisi di alcuni 
								movimenti sospetti che ne hanno attirato 
								l’attenzione. 
								Nel corso 
								dell’ispezione, che in un primo momento sembrava 
								procedere regolarmente, i militari si sono però 
								accorti di alcune cime “in tiro” sporgenti dal 
								bordo, mimetizzate tra i cavi d’ormeggio: le 
								stesse, prontamente ispezionate, sono risultate 
								vincolate a tre esemplari di pesce spada, calati 
								in acqua fuoribordo, nel tentativo di occultarne 
								la presenza sull’unità. Il prodotto ittico, 
								appartenente a una specie pregiata soggetta a 
								particolare tutela, era stato pescato e detenuto 
								illegalmente, pronto per essere immesso 
								illegalmente sul mercato nero. 
								
								Per i tre 
								esemplari – sottratti all’ecosistema in un 
								periodo che ne tutela la riproduzione vitandone 
								la cattura, anche accidentale, alla luce delle 
								stringenti normative comunitarie ed europee che 
								ne regolamentano e contingentano la pesca – è 
								scattato così il sequestro, con l’elevazione 
								delle previste sanzioni a carico dei due 
								pescherecci, per un ammontare complessivo di 
								circa 11.000 €, oltre all’assegnazione 
								accessoria di complessivi 20 punti sulle 
								rispettive licenze; circostanza quest’ultima 
								che, al ripetersi, può portare alla sospensione 
								prima, e finanche al ritiro, della licenza di 
								pesca.  
								
								L’attività 
								in questione di contrasto agli illeciti in 
								materia di pesca completa un ulteriore 
								accertamento, avvenuto nella tarda serata dello 
								scorso giovedì, nel corso del quale gli stessi 
								ispettori della Guardia Costiera, fermando un 
								mezzo sospetto visto aggirarsi sottobordo le 
								unità da pesca di rientro dalla loro attività, 
								hanno accertato il trasporto di ulteriori due 
								esemplari della stessa specie pregiata, 
								anch’essi pescati illegalmente e avviati al 
								commercio illecito. Anche in quella circostanza 
								è scattato il sequestro del prodotto e 
								l’elevazione di sanzioni in materia sanitaria e 
								di tracciabilità, per un ammontare complessivo 
								di circa 3.000 €. 
								
								In entrambi 
								i casi il prodotto ittico sequestrato è stato 
								donato ad un ente caritatevole.  |