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«Stupore, rammarico e rabbia sono i sentimenti che che proviamo e provano gli infermieri, le ostetriche e gli oss che si sono visti negare l’attribuzione del cosiddetto “premio Covid”, soldi che a seguito di un accordo regionale e allo stanziamento di fondi dedicati, la nostra azienda avrebbe dovuto elargire a chi ha svolto nei mesi di marzo ed aprile attività per la cura ed il contrasto alla diffusione del virus Covid-19».
 
 
 
 
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NurSind Teramo: «Prima eroi, ora dimenticati per il premio COVID»

 

TERAMO, 2.11.2020 -  Stupore, rammarico e rabbia sono i sentimenti che che proviamo e provano gli infermieri, le ostetriche e gli oss che si sono visti negare l’attribuzione del cosiddetto “premio Covid”, soldi che a seguito di un accordo regionale e allo stanziamento di fondi dedicati, la nostra azienda avrebbe dovuto elargire a chi ha svolto nei mesi di marzo ed aprile attività per la cura ed il contrasto alla diffusione del virus Covid-19.

 

Non riusciamo a capire come in un momento come questo, quando a causa della risalita dei contagi e la contestuale richiesta di un ulteriore sacrificio a tutti gli operatori (che ad oggi è di nuovo l’unica soluzione che la nostra azienda riesca a mettere in campo), non si riesca a “premiare” lo sforzo che TUTTI hanno fatto nei mesi scorsi e che TUTTI dovranno fare nei prossimi.

 

L’accordo aziendale è figlio di un accordo Regionale che non abbiamo condiviso, accordo che purtroppo ha lasciato troppo spazio ad interpretazioni, che a loro volto hanno avuto applicazioni diverse tra i dipendenti facendo sentire molti dipendenti come lavoratori di serie B, “usati” nel momento del bisogno e dimenticati nel momento della distribuzione del riconoscimento.

 

Non possiamo ritenerci soddisfatti dell’accordo perché nonostante abbiamo cercato di proporre alternative e una diversa distribuzione dei fondi non siamo stati ascoltati; sono stati premiati così solo alcuni dei professionisti coinvolti, creando disparità di trattamento tra i dipendenti, alimentando malumori tra i lavoratori. Troppe sono state le unità operative lasciate fuori dall’accordo (in tutti e 4 i Presidi Ospedalieri) ed i servizi sul territorio, nonostante tutti gli sforzi fatti per contrastare il diffondere della pandemia nonostante le carenze strutturali e di DPI che siamo riusciti a compensare solo grazie alle altissime professionalità presenti in azienda.

 

Continueremo a lavorare con professionalità e dedizione e cercheremo di fare il massimo per garantire la sicurezza dei cittadini teramani, augurandoci che oltre al gradito riconoscimento popolare prima o poi arrivi anche quello della nostra Azienda Sanitaria.

 

Segretaria Territoriale NurSind Teramo

 

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