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Filt Cgil Teramo
«Scuolabus, ultima chiamata: la politica non lasci “a piedi” lavoratrici e lavoratori!»
 

TERAMO, 30.6.2021 - La mobilitazione dei mesi scorsi di FILT CGIL Teramo e della Filt CGIL Abruzzo-Molise ha evidenziato la problematica dei dipendenti del trasporto scolastico che non hanno potuto beneficiare delle cassa integrazione nei mesi di febbraio e marzo, quando le scuole erano chiuse per la pandemia e gli scuolabus sono rimasti fermi.

Una questione con risvolti nazionali, che ha visto Teramo capitale della lotta per il riconoscimento di un diritto sacrosanto: una battaglia così giusta che, nella risposta ad un'interrogazione parlamentare, lo stesso Ministro del lavoro Orlando ne ha riconosciuto le ragioni.

Peccato però che le intenzioni del Ministro non si siano tramutate in provvedimenti normativi e che nel decreto “sostegni-bis” non vi sia stata traccia della cassa integrazione per queste lavoratrici e lavoratori.

Adesso, in fase di conversione parlamentare del decreto, c'è l'ultima possibilità che questi lavoratori (200 nella sola provincia di Teramo) vedano riconosciuto il diritto ad una, seppur ridotta, retribuzione e contribuzione nei mesi in cui, a causa dell'emergenza Covid, non hanno potuto lavorare. È necessario, quindi, che il Parlamento, in fase di conversione del decreto “sostegni-bis”, accolga l'emendamento a firma dell'Onorevole Stefania Pezzopane ed altri, e che non si perda l'ultimo autobus utile per non lasciare “a piedi” queste lavoratrici e questi lavoratori.

 
 
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TERAMO, 30.4.2021 - ZERO è l'importo dello stipendio di marzo per il personale del trasporto scolastico teramano, 200 persone che, con le scuole chiuse, non hanno potuto lavorare ed al tempo stesso, a causa di un cavillo normativo, non hanno potuto accedere alla cassa integrazione.

Tutto ciò, nonostante nelle scorse settimane vi sia stata una mobilitazione sindacale per denunciare l'evidente ingiustizia che autisti ed assistenti degli scuolabus, già a basso reddito per effetto dei contratti part-time con poche ore settimanali, stavano subendo.

Non è bastato l'impegno della Prefettura di Teramo che si è fatta carico del problema coinvolgendo il Ministero del Lavoro. Così come non sono state sufficienti le segnalazioni dei consiglieri regionali che hanno portato ad una nota dell'Assessore al Lavoro nella quale si condivideva la problematica, rimandando la soluzione ad una prossima circolare INPS di cui però, ad oggi, non vi è traccia.

Imminente, inoltre, è la scadenza per l'invio delle domande di cassa integrazione relative al mese di marzo. Se non viene cambiata la normativa, infatti, il 30 aprile sarà l'ultimo giorno utile per chiedere l'ammortizzatore sociale e dare copertura economica e contributiva a lavoratrici e lavoratori coinvolti.

È quindi arrivato il momento che si trovi una soluzione al problema. Non si possono lasciare 200 persone senza reddito per mesi interi. Non è possibile dimenticare, nel prevedere ristori e soluzioni ai problemi causati dal Covid19, proprio chi andrebbe maggiormente sostenuto.

Scaricare sui più deboli i costi sociali ed economici di una pandemia, oltre a dimostrare l'assenza di qualsiasi sensibilità umana, testimonia tutta la distanza tra la politica e la vita reale delle persone. Quelle persone a cui si continuano a chiedere sacrifici, ma di cui non si capiscono problemi e difficoltà del vivere quotidiano, a partire dal mettere insieme i soldi per la spesa.

Il Ministero e l'INPS partano dalla situazione denunciata dalla FILT CGIL di Teramo e si adoperino perché, davvero, nessuno rimanga indietro.

Buon 1° maggio, che il lavoro e il salario diventi un diritto per tutti

 

Segreteria provinciale Filt Cgil Teramo

 Aurelio Di Eugenio  Maurizio De Iuliis

 

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