NEW
YORK,
13.10.2013
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Di talento ne ha da vendere la
"globetrotter" letteraria, la mitica Maria
Teresa Orsini, direttrice della solida,
talentuosa casa editrice ARTEMIA, nata 8 anni
orsono, ad opera di una sinergia e della
dinamica donna Maria Teresa, nata a Teramo,
alle falde del colosso Gran Sasso, che le dona
vitalità e passione nel lancio quotidiano di
volumi brillanti, elettrizzanti, classici, da
leggersi in un sol fiato.
In questa nostra intervista
esclusiva, a vasto raggio, tentiamo di
raccogliere i punti toccanti della vita di
questo dinamico prototipo del nostro periodo,
dai modi soavi e mai insinuanti, di chi conosce
gli uomini e le donne, ed ha fatto della vita
un’opera d’arte.
Gli amici l’hanno paragonata ad
un “robot”, semplice, organizzato, bene accetto
anche dalle scuole con le quali ha creato uno
scambio culturale e continua ad elargire
preziosi insegnamenti.
La Orsini iniziò a giostrare con
la casa editrice, diventandone l'amministratrice
nel 2008 e oggi tiene in pugno un
invidiabile palmares di incommensurabile valore.
Ascoltando la sua voce tutto diventa più
facile, o meno difficile, occhio ironico e
guizzante, stile compunto e distaccato.
Lei deve il suo successo più al
talento o alla volontà?
«Io non posso parlare di
successo ma, sicuramente, la spinta per il
lavoro che svolgo è data sia dalla volontà e
anche da una buona dose di talento»
Anche per lei, come per Voltaire,
il lavoro è gioia?
«Immensamente gioia, altrimenti
non si inizierebbe la giornata»
C’è successo senza audacia?
«Il “successo” è una parola
forte, i risultati, sicuramente, sono frutto
anche dell’audacia, una caratteristica che mi
appartiene»
Si arrabbia facilmente?
«Qualche volta»
Cosa più la stimola del suo
lavoro?
«La sintonia e la stima che si
instaura con i miei autori»
Si accetta com’è o vorrebbe
essere diversa?
«Io mi sono sempre accettata come
sono, però cerco di migliorare e crescere
continuamente»
Cos’è nella vita che più la
incuriosisce?
«Il sapere»
Come e quando nacque la sua
passione per la carta stampata?
«Più di venti anni fa, quando
entrai a far parte di un gruppo tipografico»
Lei
ha lavorato e lavora con penne raffinate della
sua Regione e oltre. Ha qualche preferenza?
«Ogni autore, nel suo genere,
è importante, ma ci sono, sicuramente, autori
che hanno qualche preferenza in più. Tra tutti
un giovane talento teramano che si trova al suo
secondo romanzo Fantasy vincendo premi
letterari internazionali»
La letteratura ha tante regole,
quale più raccomanda ai giovani aspiranti?
«Per poter scrivere bisogna amare
la lettura.
La lettura e la scrittura sono
due gemelli che vanno a braccetto»
Dalla folta schiera di libri
pubblicati quali considera migliori?
«Per me, avendoli scelti per
la pubblicazione, sono tutti belli e ben fatti»
Gli italiani sono un popolo più
di poeti o di navigatori?
«Gli italiani scrivono tanto,
poi la qualità fa la differenza»
Che tipo di libro oggi piace
all'italiano?
«Tutto o niente perché
statisticamente risulta che si legge poco»
Le dico "mare", lei risponde?
«L'Abruzzo e l'Adriatico»
Come riesce a combinare il
complesso lavoro giornaliero con la famiglia?
«E' proprio la mia famiglia che
mi sostiene e mi incoraggia nelle sfide e nelle
scelte che affronto quotidianamente. Forse,
senza il loro sostegno, sia dei miei figli che
di mio marito, non ce l'avrei mai fatta»
Chi è Maria Teresa Orsini ad un
anno dalla mia prima intervista?
«Certamente questo è stato un
anno molto intenso e stimolante, ho avuto tante
soddisfazioni, diversi miei autori hanno
ricevuto riconoscimenti per i loro lavori, sono
entrati a far parte della mia scuderia, come io
amo chiamarla, alla ARTEMIA, nuovi autori, per
finire con un riconoscimento alla mia attività
arrivato qualche settimana fa: ’Premio Impresa
Rosa d'Abruzzo”, tra le 9 candidate, donne
imprenditrici, per efficacia dello stile di
conduzione aziendale». |